lunedì 5 giugno 2023

G come Grand Marnier: Crêpes Suzette - Montecarlo - Principato di Monaco

Crêpes Suzette

La prima ricetta scelta per la raccolta di ingredienti che iniziano con la lettera G è un dolce molto famoso e devo dire che la sua fama è ben meritata. La sua realizzazione richiede l'uso del Grand Marnier Cordon Rouge, liquore originale creato nel 1880 da Alexandre Marnier-Lapostolle a Neauphle-le-Château (Francia). Il Grand Marnier è un liquore nato dalla miscelazione di vari e selezionati cognac, essenza d'arancia amara ed altri ingredienti ed è l'ingrediente principe delle Crêpes Suzette, la ricetta scelta per questa raccolta. Famosissime come dolce simbolo della Francia, sono nate nel Principato di Monaco e la storia della nascita di questo dolce è alquanto bizzarra. Si racconta infatti, che queste crêpes siano nate per errore, nel 1896, presso il Café de Paris di Montecarlo, da Henry Charpentier assistente di Auguste Escoffier, il più grande chef dell’epoca. Pare che a Charpentier fosse stato affidato l’importante compito di preparare una crêpe per Eduardo VIII, principe di Galles. Per l'emozione Henry fece cadere per sbaglio del liquore nella padella delle crêpe che naturalmente a contatto con il gas si infiammò. Da questo errore, nacque un dolce strepitoso che Henry servì ugualmente al principe. Le crêpes di Charpentier piacquero così tanto ad Eduardo VIII, che addirittura non esitò a chiedere il bis. Così le crêpes di Charpentier presero il nome di Suzette, in onore della figlia di un amico del principe che era al tavolo con lui.


Crêpes Suzette

Crêpes Suzette
Ingredienti
Per la pastella:
125 g di farina 00
50 g di zucchero
3 uova
370 ml di latte intero
12 g di burro
1 bacca di vaniglia
un pizzico di sale
Per la salsa:
70 g di burro salato
150 g di zucchero
100 ml di Grand Marnier Cordon Rouge
2 arance
1/2 limone

Preparazione
Iniziamo dalla pastella (*). Fate fondere il burro e lasciatelo raffreddare.

Setacciate la farina in una ciotola, aggiungete lo zucchero e il sale. Mescolate con un cucchiaio, create un cratere al centro e inserite le uova. Iniziate a lavorare con una frusta a mano il composto fino a quando non risulterà omogeneo. A questo punto poco alla volta unite il latte avendo cura di mescolare delicatamente e in continuo per evitare che si formino grumi. Una volta terminato il latte unite il burro sciolto e tiepido e i semi della bacca di vaniglia. Coprite la ciotola e lasciate riposare l’impasto fuori dal frigorifero per un’ora (in estate optate per il riposo in frigorifero). Mentre la pastella riposa dedicatevi alla preparazione della salsa. Prelevate con coltellino affilato delle strisce di buccia d'arancia e di limone che taglierete a striscioline sottili. Spremete il succo delle arance e del mezzo limone e filtratelo. In una padella fate fondere il burro, aggiungete lo zucchero e fatelo sciogliere bene, aggiungete quindi il succo e le scorze degli agrumi, fate cuocere per un paio di minuti quindi aggiungete la metà del Grand Marnier e continuate la cottura girando con un cucchiaio finché il liquido non sarà addensato.  Preparate le crêpes. Scaldate una padella di circa 22 cm di diametro e sciogliete una noce di burro all'interno. Con un pezzo di carta assorbente distribuite il burro su tutta la padella. Iniziate a versare un poco di impasto al centro della padella e giratela in modo da distribuire il composto su tutti i lati. Lasciate cuocere per un minuto e quando comincia a fare delle bolle girate la crêpe dall'altro lato. Proseguite la cottura per un altro minuto e poi levatela dal fuoco posizionandola su un piatto. Procedete nello stesso modo con il resto del composto finché non finisce e posizionate le crêpes una sull'altra in modo tale da mantenerle calde. Una volta cotte le crêpes riscaldate la salsa, piegatele in quattro e poco alla volta giratele nella salsa, posizionandole nella padella in modo da contenerle tutte. Una volta finita questa operazione, scaldate il Grand Marnier rimasto, versatelo sulle crêpes ben calde e con un accendino infiammate il liquore. Fate questa operazione lontano dal fuoco, lasciate spegnere la fiamma e servitele subito. Sono una delizia!

Crêpes Suzette





(*) la ricetta della pastella è di Auguste Escoffier tratta dal libro La cuisine d’Auguste Escoffier ed. Lafon-

venerdì 19 maggio 2023

F come Fernet: Hanky Panky Cocktail - Londra - Inghilterra

Hanky Panky Cocktail

Il contributo "alcolico" scelto per la nostra raccolta è un cocktail dal nome vagamente evocativo di un genere musicale (Honky-tonk): l' "Hanky Panky" e vanta due primati: è il primo cocktail ad essere stato inventato da una donna, ed anche il primo che tra gli ingredienti prevede l'uso del Fernet Branca. L' Hanky Panky venne inventato nel 1903 da Ada Coleman, prima Barlady della storia della mixology, e una delle più famose di tutto il XX secolo.  Ada Coleman lavorò dal 1903 al 1926 nello storico Hotel Savoy di Londra, il primo albergo di lusso aperto in Inghilterra, e fu l'unica donna ad aggiudicarsi il titolo di Head Bartender nella storia dell'hotel.
Come riportato nel 1925 dalla rivista The People, Ada Coleman inventò questo drink per Charles Hawtrey,  famoso attore dell'epoca e frequentatore dell'hotel, il quale al termine di una serata di lavoro le chiese una bevanda energizzante. (fonte: Wikipedia, La Repubblica).
L'Hanky Panky è stato inserito nel 2020 nella lista dei cocktail ufficialmente riconosciuti dall'IBA. Adatto come "after dinner"  il suo gusto asciutto, amaricante, erbaceo lo rendono estremamente elegante, e nonostante la non più verde età, assolutamente contemporaneo. Da provare!

Hanky Panky Cocktail
Hanky Panky Cocktail
Ingredienti
4,5 cl di gin
4,5 cl di vermouth rosso
7,5 cl di Fernet Branca
ghiaccio
scorza d'arancia

Preparazione
Pre-raffreddare una coppetta da cocktail riempiendola di ghiaccio o ponendola in freezer per una decina di minuti. Nel mixing glass versare gli ingredienti con alcuni cubetti di ghiaccio, mescolare utilizzando il bar spoon e versare nella coppetta raffreddata utilizzando lo strainer. Decorare con scorza d'arancia dopo aver spremuto gli olii essenziali della scorza nel cocktail. Cheers!

Hanky Panky Cocktail

 

lunedì 15 maggio 2023

F come Fragole: Strawberry Pie - U.S.A.


Strawberry Pie

Il dolce scelto per la raccolta di Un mondo d'ingredienti è la Strawberry Pie, una torta americana di fragole che mi ha fatto ricordare le "torte di Nonna Papera". Può essere paragonato ad una crostata di fragole con la differenza che l'involucro della frutta non è fatto di pasta frolla ma di "pie crust" una sfoglia  meno dolce della pasta frolla e molto più friabile, quasi una pasta brisèe. Il ripieno è a base di fragole , zucchero e burro addensati appena dall'amido di mais sciolto nel succo di limone. Il risultato è un ripieno cremoso, succoso e profumatissimo che, abbinato alla croccantezza del guscio, lo rende un dolce delizioso.
 
Strawberry Pie

Strawberry Pie

Ingredienti per la sfoglia:
300 g di farina 00
1 pizzico di sale
200 gr di burro freddo a pezzetti piccoli
20gr di zucchero
10 ml di aceto bianco (o di mele)
90 ml di acqua freddissima

Ingredienti per il ripieno
800 gr di fragole lavate e tagliate in pezzetti di media grandezza
35 gr di burro
150 gr di zucchero
20 gr di maizena (amido di mais)
20/30 ml di succo di limone

Strawberry Pie

Preparazione
Iniziate preparando il Pie Crust: mettete la farina, il sale e lo zucchero in una ciotola capiente e mescolate bene. Aggiungete il burro freddissimo a pezzetti piccoli, mescolate usando la lama di un coltello e amalgamate il grasso con la farina "tagliuzzandolo" in modo da avere alla fine un composto granuloso (potete anche utilizzare il mixer o la planetaria). Aggiungete l'aceto all'acqua e versate nel composto di burro e farina mescolando sino ad avere un panetto liscio. Avvolgetelo nella pellicola e mettetelo a riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Nel frattempo preparate il ripieno mettendo le fragole, lo zucchero e il burro in un tegame, mescolate, ponete su fuoco medio  e cuocete quasi fino ad ebollizione. Aggiungete l'amido di mais sciolto bene nel succo di limone, mescolate bene in modo da non avere grumi e spegnete appena vedrete il composto assumere un aspetto gelatinoso. Fate raffreddare bene.
Assemblate adesso la vostra pie: utilizzate un ruoto di 24cm Ø foderato di carta forno. Dividete il panetto in due parte delle quali una più grande. Tirate la sfoglia con il mattarello ad uno spessore di circa 4 mm., adagiatela nel ruoto ritagliando l'eccesso di pasta oltre il bordo, ma avendo cura di lasciarne un po' per la sigillatura del dolce. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e versate il composto di fragole. Livellate e coprite con la restante sfoglia. Sigillate bene i bordi, pizzicateli in modo da creare un bordo ondulato. Create un piccolo foro al centro della torta in modo da far uscire l'umido del ripieno e decorate il dolce a vostro piacimento (io ho utilizzato dei cuori e dei fiorellini) Spennellate il dolce con un uovo sbattuto a cui avrete aggiunto un paio di cucchiai di latte. Tocco finale: cospargete la superficie di zucchero semolato, avrete così una dolcissima crosticina. Infornate il dolce nel forno caldo a 190° modalità ventilata e cuocetelo per circa 45 minuti, o più, finché non sarà dorato. Servitelo tiepido o freddo, magari accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia.

Strawberry Pie

giovedì 11 maggio 2023

F come Filetto: Steak au Poivre - Francia

Steak au poivre

 Il mio primo contributo per la raccolta di ricette  con ingredienti che iniziano con la lettera F mi ha riportato in Francia, in quei tipici bistrot parigini dove è possibile gustare questo classico e delizioso piatto della cucina francese. Ingrediente principe è il filet mignon, taglio di manzo molto pregiato che può essere tranquillamente sostituito da un filetto di manzo e spesso anche da un controfiletto. Generalmente questo piatto viene accompagnato dalle "pommes frites" o da un purè di patate, io l'ho gustato accompagnato da una fresca insalata. La ricetta non è di difficile realizzazione se non per quanto riguarda la cottura. Gli amanti della carne "ben cotta" forse non apprezzeranno la Steak au poivre che deve rigorosamente rimanere rosata, quasi al sangue al suo interno. La crosta di grani di pepe pestati grossolanamente rende la bistecca speziata, leggermente piccante, assolutamente gustosa. La salsa di accompagnamento realizzata con il sugo della carne, i grani di pepe, una generosa spruzzata di cognac o brandy fiammeggiato, a cui si aggiunge della panna, ammorbidisce il gusto speziato e piccante della carne creando un insieme di sapori equilibrato e assolutamente gustoso. 
                                                   Pour vou le 

Steak au Poivre*

Steak au poivre
 
Ingredienti per 2 persone

2 Filetti di manzo spessi circa 4/5 cm
1/2 cucchiai di pepe 
(io ho usato un misto tra nero, bianco, verde, rosa)
1 mestolo di brodo di carne
15 gr di burro
1 cucchiaio di olio di oliva
1 scalogno tritato
1 bicchiere di panna
1/2 bicchiere di brandy o cognac
a gusto del prezzemolo tritato


Preparazione
Prelevate i filetti dal frigorifero almeno 1 prima di prepararli. Pestate i grani di pepe grossolanamente e adagiateli in una teglia. Salate i filetti prima da un lato che poi premerete delicatamente sul letto di pepe, in modo tale che si formi uno strato uniforme di pepe su quel lato della carne. Girate delicatamente e salate l'altro lato. Tenete da parte. Prendete una padella dal fondo pesante versate l'olio e il burro e lasciate riscaldare. Quando è ben caldo adagiate le fette di carne prima dal lato "pepato". Fate cuocere a fuoco vivace per circa 3/4 minuti per lato per una bistecca mediamente al sangue. Prelevate le bistecche e tenetele al caldo. Nel fondo di cottura aggiungete lo scalogno e fatelo appassire. Versate poi il cognac o brandy, fatelo riscaldare e fiammeggiatelo. Una volta spenta la fiamma, aggiungete il brodo e la panna, mescolate, salate e lasciate restringere. Se gradite, aggiungete del prezzemolo tritato quando la salsa si è ridotta.  Servite la vostra Steak au poivre accompagnata da patate fritte, purè o asparagi. 

Steak au poivre

sabato 29 aprile 2023

E come Elderflower Liqueur: Hugo Cocktail - Trentino Alto Adige - Italia


Eccomi pronta con il mio ultimo contributo per la lettera E della raccolta Un mondo d'ingredienti. Come consuetudine vi propongo la ricetta di un cocktail fresco, leggero, ottimo come aperitivo e adatto per la stagione estiva che si avvicina. Sto parlando del Cocktail Hugo, conosciuto come Hugo Spritz o anche Spritz bianco. La versione che vi propongo è una rivisitazione della ricetta originale che, al posto dello Sciroppo di Sambuco, usa il liquore di Sambuco, nel mio caso l'Elderflower Liqueur. La ricetta che ho utilizzato è una rivisitazione del barman Nicola de Bernardin che utilizza il liquore al posto dello sciroppo di sambuco. La differenza è un cocktail leggermente più alcolico, sicuramente meno dolce, ma estremamente profumato e decisamente fresco. 
La storia di questo cocktail è tutta italiana.  Il drink nasce nel 2005 presso il Wine & Cocktail bar San Zeno a Naturno, piccolo comune a pochi chilometri da Merano per mano del barman Roland Gruber. La ricetta originale prevede l'uso dello sciroppo di melissa, che viene oramai sostituito da quello di sambuco più facilmente reperibile,  prosecco, soda e foglie di menta. L'uso del liquore di sambuco è comunque molto frequente nella preparazione del cocktail. Io l'ho provato in entrambe le versioni e preferisco quello con il liquore.

Hugo Cocktail o Hugo Spritz


Ingredienti
5 cl di Prosecco
3 cl di Elderflower Liqueur
 soda o acqua frizzante
fogli di menta
fetta di lime io
ghiaccio
bicchiere balloon

Preparazione

Nel bicchiere balloon mettere 5 cubetti di ghiaccio, versare il liquore di sambuco e il prosecco. Riempire il bicchiere di soda o acqua frizzante, aggiungere qualche foglia di menta e una fettina di lime, o limone o arancia. Gustatelo nelle giornate calde, ma anche la sera accompagnato da stuzzichini.

                   


domenica 16 aprile 2023

E come Emmentaler: Torta all'Emmentaler Dop - Liestal - Svizzera


Torta all'Emmentaler Dop

La mia tappa dedicata alla lettera E inizia in Svizzera, nazione che conosco abbastanza bene perché mia figlia ci ha vissuto per circa 13 anni. Ovviamente l'ingrediente scelto è uno dei formaggi più conosciuti, spesso erroneamente chiamato gruyere che, pur essendo un formaggio svizzero è diverso dall'Emmentaler, il formaggio protagonista del primo contributo per la raccolta di Un mondo d'ingredienti. La ricetta, intercettata navigando in internet, proviene da un sito dedicato ai formaggi svizzeri  dove ho trovato informazioni sulla zona di provenienza e sul procedimento di produzione. 
A differenza del Gruyere, prodotto prevalentemente nella zona di Friburgo, l'Emmentaler prende il suo nome dalla valle in cui scorre l'Emme, un fiume del Cantone di Berna, dove la produzione di formaggio era attestata già nel XIII secolo. L'Emmentaler Dop viene prodotto attualmente in circa 110 latterie di paese con latte fresco non trattato di mucche alimentate esclusivamente a erba e fieno. Il disciplinare di produzione vieta l'aggiunta di altri ingredienti o l'utilizzo di sostanze geneticamente modificate. Le forme rotonde hanno un diametro che va da 80 a 100 cm e il loro peso oscilla tra i 75 e i 120 kg. L'Emmentaler Dop viene considerato il "re dei formaggi svizzeri" sia per l'eccellente qualità del prodotto che per il rispetto della tradizione di produzione. La caratteristica che lo rende "unico" è la presenza dei "buchi" che possono andare dalla grandezza di una ciliegia a quello di una noce e che si formano durante il processo di stagionatura. E' ottimo da gustare a pezzetti o fettine ma è anche prezioso ingrediente in cucina, per esempio nella realizzazione di ottime torte rustiche come quella che vi propongo e che proviene da Liestal, cittadina del Cantone di Basilea.


Torta all'Emmentaler Dop
alla moda di Liestal

Torta all'Emmentaler Dop

Ingredienti per una tortiera di 24 cm Ø
Per la pasta
200 gr di farina
100 gr di burro
1/2 cuc.no di sale
0,70 dl di acqua

Per il ripieno
2 dl di latte
1 cucchiaio di farina
200 gr di Emmentaler Dop grattugiato
100 gr di yogurt intero (io yogurt greco)
100 gr di cipolla a striscioline
sale, pepe, noce moscata


Preparazione
Preparate prima la pasta. Impastate la farina, a cui avete aggiunto il sale,  con il burro a pezzettini sino a ridurre il tutto in una massa di briciole. Versate l'acqua, possibilmente fredda, e lavorate velocemente sino ad ammassare il tutto e a fare un panetto. Mettetelo a riposare per una mezz'ora in frigorifero.
Nel frattempo preparate il ripieno.
Versate il latte con il cucchiaio di farina in una casseruola. Mescolate e mettetelo sul fuoco. Sempre girando, fate addensare questa sorta di besciamella e dal momento che comincia ad addensarsi, cuocetela per circa 5 minuti. Levate dal fuoco e fate appena raffreddare. Aggiungete il formaggio grattuggiato, lo yogurt, il sale il pepe e la noce moscata. Accendete il forno a 200°. Riprendete la pasta dal frigorifero e, utilizzando un foglio di carta forno, stendetela con il mattarello in una sfoglia di circa 3 mm. Adagiatela nel ruoto, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e versate il composto, livellandolo bene. Infornate, nel forno preriscaldato per circa 45 minuti.

Torta all'Emmentaler Dop




 

domenica 2 aprile 2023

D come Drambuie: Rusty Nail - New York - U.S.A.

Rusty Nail cocktail

Eccomi con il terzo contributo per la nostra raccolta, e  come promesso, è un cocktail questa volta scoperto proprio per caso cercando un liquore che iniziasse con la lettera D. Mi sono imbattuta con il Drambuie e leggendo e cercando ho trovato questo cocktail nato negli U.S.A. ma dal sapore tutto scozzese. Infatti gli ingredienti per realizzarlo sono il Drambuie, liquore di whisky aromatizzato con miele di brugo e spezie e Scotch Whisky, in questo caso un Laphroigh, dal caratteristico e persistente aroma di torba. L'incontro tra la dolcezza del miele di brugo e le erbe delle Higlands e la sapidità della torba del whisky rende questo cocktail un perfetto after-dinner. Secondo il celebre Dale DeGroff il Rusty Nail viene accreditato nel 1960 al 21 Club di Manhattan, mentre il nome del cocktail è dovuto a Gina McKinnon, presidentessa del Drambuie Liqueur Company nel 1963. Secondo un’altra ipotesi il Rusty Nail fu invece creato tempo prima, nel 1942, da un anonimo barman che volle rendere omaggio allo statistico statunitense Theodore Andreson con il proprio cocktail. Questo drink è stato inserito nella Difford's Guide dei 100 top cocktail

Rusty Nail
Rusty Nail cocktail

Ingredienti
4,5 cl di Scotch Whisky
2.5 cl di Drambuie

Bicchiere
Old fashioned

Tecnica di preparazione
Stir

Guarnizione
Scorza di limone o arancia



Procedimento
Versare gli ingredienti direttamente nel bicchiere con ghiaccio e mescolare lentamente. Guarnire con scorza di limone, ma anche di arancia. In alcuni casi la scorza di limone viene spremuta per estrarre gli olii essenziali dell'agrume. A voi la scelta, io ho provato l'arancia.

Rusty Nail cocktail

domenica 26 marzo 2023

D come Datteri: Ma'mul - Medio Oriente (Libano, Siria, Giordania, Palestina)

Ma'mul - Dolcetti ai Datteri

Ricercando idee e ingredienti per la nostra raccolta mi sono lasciata rapire dalla curiosità per questi dolcetti mediorientali i Ma'mul o Ma'amul, che racchiudono un cuore di crema di datteri in uno scrigno di pasta frolla croccante. La storia di questi biscottini è legata alle tradizioni religiose di quei paesi, infatti sono speso realizzati qualche giorno prima della festa che chiude il periodo di digiuno del mese lunare di Ramadan e vengono serviti con caffè e cioccolato. I Ma'mul sono però molto utilizzati anche dai cristiani e dagli ortodossi che usano consumarli prima della Quaresima, o a Pasqua e per l'Epifania, e dagli ebrei siriani, libanesi ed egiziani, che li preparano per le festività legate alle loro tradizioni come il Capodanno civile o la Festa delle Luci. Il ripieno è generalmente preparato con i datteri, ai quali può essere aggiunta altra frutta secca, o può essere preparato anche con fichi secchi, pistacchi, noci, e spesso la farina viene mescolata con semola di grano duro. Questi dolcetti vengono realizzati utilizzando un particolare stampo che imprime delle decorazioni, io non avendolo, ho fatto tutto a mano rimestando nella mia "cassetta degli attrezzi" e il risultato non è troppo deludente! 
Questa è la ricetta che ho realizzato per voi, solo con datteri e farina, senza semola.



Ma'mul
Dolcetti ai Datteri
Ma'mul - Dolcetti ai Datteri

Ingredienti
250 gr di farina00
30 ml acqua
30 ml di latte
125 gr di burro
250 gr di datteri
1 cucchiaio di acqua di rose o fiori d'arancio
20 gr di zucchero semolato
zucchero a velo q.b.
Ma'mul - Dolcetti ai Datteri
Preparazione
Iniziate preparando la frolla. Versate la farina su un piano di lavoro, aggiungete il burro tagliato a pezzetti piccoli e mischiatelo, sfregando con le dita, alla farina. Quando il composto è granuloso fate la conca e versate dentro il latte e l'acqua e iniziate a lavorare la pasta finché non avrete un panetto liscio e compatto. Avvolgetelo nella pellicola alimentare e mettetelo a riposare in frigorifero. Nel frattempo preparate la crema di datteri. Lavate i datteri e asciugateli, privateli dei noccioli e tritateli fini. Metteteli in una casseruola con l'acqua di rose (io ho utilizzato l'acqua di fiori d'arancio) e 20 gr di zucchero. Accendete il fuoco mantenendolo basso, e iniziate a lavorare i datteri girando sempre e avendo cura di disfarli, io ho avuto bisogno di aggiungere qualche cucchiaio di acqua per farli disfare senza rischiare di bruciarli. Quando li vedrete ridotti ad una crema spessa, spegnete e fate raffreddare.
Prelevate la frolla dal frigorifero e iniziate la lavorazione dei vostri Ma'mul. Dal panetto prelevate una parte di pasta (io ho preparato delle palline di circa 25 gr di peso) stendetela con il mattarello e adagiate al centro una pallina di pasta di datteri. Chiudete, dategli la forma di una palla, shiacciatela leggermente sul piano di lavoro e procedete a decorare come più vi piace. Sistemate i vostri dolcetti su una placca da forno rivestita di carta forno e infornateli a 180° per circa 30 minuti, o finché non siano leggermente dorati. Fateli raffreddare e poi cospargeteli di zucchero a velo. Ottimi con il tè, ma anche con caffè o cioccolato.

Ma'mul - Dolcetti ai Datteri






martedì 21 marzo 2023

D come Dolcetto d'Alba: Risotto al Dolcetto d'Alba - Piemonte - Italia

Risotto al Dolcetto d'Alba

La lettera D non è generosa nel fornirci ingredienti da utilizzare per la nostra raccolta, ma come si dice dalle mie parti, "ce la combattiamo fino in fondo!" e per questo giro ho scelto di iniziare  con un risotto della tradizione piemontese che utilizza il Dolcetto d'Alba come ingrediente "principe".  Il piatto è semplice e veloce da preparare ma ricercato e di grande effetto nel risultato, a patto che vengano utilizzati ingredienti di ottima qualità. E' possibile prepararlo sia con brodo vegetale che di carne. La versione realizzata prevede l'uso di brodo vegetale, una cottura lenta e mantecatura finale con burro di centrifuga di ottima qualità e Parmigiano Reggiano grattugiato. A voi la ricetta del Risotto al Dolcetto d'Alba

Risotto al Dolcetto d'Alba

Risotto al Dolcetto d'Alba

Ingredienti per 4
400 gr di ottimo riso varietà Carnaroli
1 bicchiere e 1/2 di vino Dolcetto d'Alba DOCG
burro di centrifuga
Parmigiano Reggiano grattugiato
2 carote
1 cipolla
1 gambo di sedano
1 patata piccola
1 pomodorino pachino
sale
 olio extravergine di oliva

Preparazione
Iniziate preparando il brodo vegetale con le verdure pulite, un po' di sale, un filo d'olio e acqua a sufficienza (io in genere ne metto un paio di litri). Fate bollire per almeno 45 minuti/1 ora finché le verdure non risultino tenere. Filtrate il brodo e mantenetelo al caldo,  e conservate le verdure per altre preparazioni (io le uso nelle insalate o semplicemente come contorno).
Passate ora a preparare il risotto. In un tegame a fondo spesso fate rosolare 1/2 cipolla con 40 gr di burro e un paio di cucchiai d'olio. Quando la cipolla è appassita ma non colorata aggiungete il riso e fatelo tostare sempre mescolando. Aggiungete quindi il vino a fuoco vivo (io ho usato un Dolcetto d'Alba Madonna del Dono 2021 Cantine Marchesi di Barolo), mescolando bene in modo da far insaporire il riso e fate sfumare.  Continuate la cottura aggiungendo il brodo vegetale poco alla volta, sempre mescolando, finché il riso non arriva a cottura. Quando il riso è cotto spegnete il fuoco e aggiungete il burro e il Parmigiano Reggiano grattugiato a gusto (io vado un po' ad occhio) mescolate per mantecare e coprite per qualche minuto. Servite il vostro risotto subito. 
p.s. E' buonissimo!

Risotto al Dolcetto d'Alba
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