sabato 9 marzo 2024

Z di Zenzero: Moscow Mule - New York - U.S.A.

Moscow Mule

Ultima ricetta per l'ultima tappa di questa nostra entusiasmante ennesima avventura!! E siccome durante questo viaggio mi sono appassionata al mondo della mixology ho voluto concludere con la proposta di un altro cocktail molto molto famoso dove l'ingrediente caratterizzante è lo zenzero sia in versione "nature" che in versione bevanda: il Ginger Beer. Il Ginger Beer non è una birra ma un infuso di zenzero, acqua frizzante naturale, zucchero e limone e viene utilizzato per questo cocktail che è tra quelli inseriti nella lista ufficiale Cocktail IBA 2019- Categoria "Contemporary Classics" il Moscow Mule. Il nome evoca origini russe ma niente di più sbagliato è considerarlo un cocktail moscovita!!!! Infatti il “mulo di Mosca” non ha nulla a che fare con il Cremlino, eccezion fatta per il distillato base, la vodka. L'idea di questo cocktail nacque nel 1941 in un bar di New York, il Chatham, dove due imprenditori disperati si ritrovarono per tentare di risollevare le proprie attività. Da una parte John G. Martin, che non riusciva a distribuire negli Stati Uniti la vodka Sminoff, un alcolico 'sovietico' ancora poco amato. Dall'altra parte Jack Morgan, proprietario del Cock'n'Bull Tavern in Sunset Boulevard, il locale più cool di Hollywood, che stava cercando di lanciare senza successo la sua marca di Ginger Beer (un soft drink a base di zenzero). Ai due venne l'idea di combinare insieme i due ingredienti, ai quali aggiunsero anche un po' di lime e il nome?? Assieme ai due imprenditori si unì un terzo, anzi una terza imprenditrice che aveva da smaltire un intero magazzino pieno di oggetti di rame… in particolare un intero stock di mug da 5 once con inciso sopra un simpatico asinello, in cui venne bevuto il primo sperimentale intruglio e da quel momento in poi tutti gli altri.Inizialmente però il cocktail fu conosciuto come Vodka Buck, poiché facente parte della famiglia dei Buck Cocktaildrink a base di Ginger Ale o Ginger Beer. Ma se il nome stentava a decollare, non si poteva dire lo stesso della bevanda: infatti di Moscow Mule negli anni ’50 se ne bevvero davvero molti, e da Los Angeles la moda si estese fino a Manhattan portando con sé al successo anche la vodka, che finalmente riuscì a conquistare l’America. 

Moscow Mule

Moscow Mule

Ingredienti

45 ml di vodka
15 ml di succo di lime
120 ml Ginger beer
Ghiaccio
Mug di rame
o in alternativa Highball glass



Preparazione
Il cocktail si prepara direttamente nella Mug o nel bicchiere. Versate la vodka e il Ginger beer, mescolate, aggiungete il succo di lime. Riempite di ghiaccio e servite con una fettina di lime e qualche fettina di zenzero fresco.


Moscow Mule


 fonte: Moscow Mule

giovedì 7 marzo 2024

Z di Zucchero: Caipirinha - Brasile

Caipirinha

In Brasile non ci ero ancora stata in questo lungo viaggio intorno al mondo e allora mi sono fatta un regalo!!!! Un cocktail tra i più famosi al mondo, a pieno titolo inserito nella lista ufficiale dei cocktail IBA, forte e dissetante nello stesso tempo, in piena armonia con la sua terra di origine: il Brasile e, non a caso, la Caipirinha è stata dichiarata nel 2013, per decreto governativo, bevanda nazionale brasiliana. Il nome deriva da "caipira", che significa "contadino", ed indica le sue origini popolari. Si narra che i contadini di Sao Paulo erano abituati a curare l'influenza preparando un tonico a base di cachaça, lime, zucchero e mieleLa storia della Caipirinha però ha origini ancora più antiche: nel sedicesimo secolo, insieme al resto della frutta, anche il lime veniva distribuito dai coloni portoghesi come razione giornaliera agli schiavi, che lo mescolavano alla garapa azeda – vino di canna – e lo bevevano nei giorni di festa. Quando poi si cominciò a distillare la cachaça, questa divenne subito un’ambita merce di scambio; con la diffusione progressiva del ghiaccio nei bar, intorno ai primi anni del Novecento, nacque definitivamente la moderna Caipirinha come la conosciamo oggi, con tre ingredienti codificati: cachaça, lime, zucchero di canna.


Caipirinha

Caipirinha

Ingredienti
1/2 lime tagliato in pezzetti
2 cucchiaini di zucchero di canna bianco
6 cl di cachaça 
ghiaccio tritato
bicchiere old fashioned
muddler (pestello per cocktail)
  
Preparazione
La Caipirinha si prepara direttamente nel bicchiere. Tagliate in pezzetti il lime mettetelo nel bicchiere insieme allo zucchero e con il muddler pestate il frutto in modo da far uscire gli olii essenziali. Riempite il bicchiere con ghiaccio tritato grossolanamente e aggiungete la cachaça. Mescolate con il bar spoon, decorate con una fettina di lime e una cannuccia e assaporate....... magari ascoltando Caetano Veloso o i Tribalistas o Marisa Monte!

Caipirinha



mercoledì 6 marzo 2024

Z di Zucca: Flan de Calabaza - Spagna

Flan di Zucca - Flan de Calabaza

Prima ricetta di questa ultima tappa del nostro viaggio.....che speriamo continui in qualche altra modalità!!! Vi porto in Spagna, ma potrei portarvi anche a Cuba, o a Montevideo o perché no? a Cordoba! Insomma come avrete capito è un dolce di origine spagnola che si è diffuso in tutti i paesi latino-americani colonizzati nel passato dagli spagnoli. Il flan però è un dolce dalle origini antichissime, nate probabilmente nell'antico Egitto dove si usava preparare per le celebrazioni e per le feste una sorta di budino a base di latte, uova e miele. Se ci spostiamo poi nell'antica Roma, durante l'Impero Romano veniva preparato il "flado", un dolce che veniva servito anche come antipasto e preparato con uova latte e miele, cotto in un bagno d'acqua e spesso aromatizzato con miele e vino.  Durante il Rinascimento la ricetta di questo dolce si propagò in tutta Europa, specialmente in Spagna e Francia,  e da lì alle Americhe per arrivare ai nostri giorni con mille varianti: dolci, salate, con latte vaccino o latte di capra caramellato, il “flan de cajeta"in Messico, o come il "flan de queso" in Porto Rico che contiene formaggio crema. La ricetta scelta è con la zucca, la calabaza, ed è una ricetta di origine spagnola.

Flan de Calabaza
Flan di Zucca

Flan di Zucca - Flan de Calabaza

Ingredienti
per il Caramello:
80 gr. di zucchero
1 cucchiaio di acqua

******

per il Flan:
600 gr di zucca tagliata a cubetti
1/2 lt di latte
6 uova
250 gr di zucchero
cannella e vaniglia a gusto


Flan di Zucca - Flan de Calabaza

Preparazione
Scegliete a vostro gusto uno stampo per budino di diametro tra i 18 e i 20 cm, io l'ho preferito liscio e senza buco centrale. Preparate il caramello versando in una padella lo zucchero e l'acqua e facendolo caramellare su fuoco medio senza muovere la padella per evitare la formazione di cristalli. Lo zucchero si caramellerà senza problemi. Se vi piace potete aggiungere anche una spruzzata di limone. Una volta pronto il caramello, versatelo nello stampo facendo in modo di rivestire tutta la base per bene. Mettete lo stampo da parte e dedicatevi a preparare il flan.
Tagliate a cubetti regolari una buona zucca, cercando di utilizzare un tipo non troppo acquoso (ottima è la Butternut o zucca violino) Io ho utilizzato la zucca gialla. Mettete i 600 gr di zucca tagliata in un contenitore adatto al microonde, copritela con il coperchio (se il contenitore è fornito di coperchio) se no copritela con la pellicola alimentare. Mettete la vostra zucca nel microonde e cuocetela alla massima potenza per circa 10 minuti o finché con una forchetta non riuscirete a schiacciarla con facilità. Quando la zucca è pronta riducetela a purea con una forchetta, mettetela in una ciotola capiente, aggiungete il latte e con un frullatore a immersione frullate tutto finché non ci saranno più pezzi di zucca. Aggiungete adesso le uova, lo zucchero e gli aromi a vostro gusto e riprendete a frullare sino ad avere un composto liscio e amalgamato. Filtrate il composto di latte, zucca, uova e zucchero un paio di volte prima di versarlo nello stampo. Avrete così un flan senza residui di zucca e liscio come la seta. Posizionate il vostro stampo in uno adatto a contenerlo comodamente. Versate acqua bollente sino a 3/4 dello stampo, copritelo con un foglio di alluminio per evitare che entri acqua, e ponete il vostro flan nel forno già riscaldato a 180° in modalità "ventilato". Cuocete per circa 1 ora o più, dipende dalla qualità di zucca, o finché inserendo uno stecchino non uscirà pulito. Quando il flan è cotto levatelo dal forno e dal bagno maria, lasciatelo intiepidire e mettetelo in frigorifero anche una notte intera. Passato questo tempo in vostro flan uscirà facilmente dallo stampo direttamente sul piatto da portata pronto per essere gustato. 

Flan di Zucca - Flan de Calabaza



 

sabato 17 febbraio 2024

V di Vov: Snowball Cocktail - Great Britain

Snowball Cocktail

Ultima ricetta di questa penultima tappa di Un Mondo d'ingredienti, viaggio alla ricerca come sempre di nuovi sapori da scoprire, di tradizioni, di culture in giro per il mondo. I ringraziamenti per questa entusiasmante esperienza seguiranno nell'ultima tappa. Per ora il vostro cocktail di rito. Questa volta vi porto in Gran Bretagna dove la ricetta di questo cocktail è nata, ma vi lascio anche in Italia dove è nato il liquore che è la base del cocktail scelto, il Vov. Il liquore, denominato in seguito Vov, fu ideato nel 1845 da Gian Battista Pezziol, pasticcere di Padova specializzato nella produzione del torrone, alimento per la cui confezione s'impiega il solo albume delle uova. Pezziol pensò di usare i tuorli d'avanzo, in unione a vino marsala, alcol e zucchero, per avviare la produzione di uno zabaione liquoroso, bevanda energetica assai in voga a quel tempo anche come ricostituente. Il prodotto fu inizialmente posto in commercio col nome Vovi, ossia uova in lingua veneta; in seguito, quando il prodotto iniziò a varcare i confini regionali, il nome fu mutato in Vov. Divenne famoso negli anni '60 per il cocktail Bombardino, utilizzato moltissimo sulle piste di sci durante la stagione invernale, e poiché le temperature attuali, nonostante l'inverno, sono decisamente miti mi sono orientata su questo cocktail molto famoso in Gran Bretagna, anche perché mi ha decisamente incuriosito l'abbinamento. E' un cocktail poco alcolico, ottimo per palati non abituati alle gradazioni elevate e ad un  gusto molto secco. Stranamente è dissetante ed è da provare sicuramente!

Snowball Cocktail

Snowball Cocktail

Ingredienti:

4,5 cl di liquore Vov
4,5cl di Lemonsoda
Ghiaccio
Ciliegina al maraschino
Limone/Lime

***

Bicchiere: Juice Ball
Tecnica: Build 

Preparazione

Riempire il bicchiere di ghiaccio. Il cocktail si prepara direttamente nel bicchiere (tecnica Build). Versare il liquore Vov e aggiungere la Lemonsoda. In alcuni casi è possibile, se piace, aggiungere il succo di 1/2 lime o limone. Per chi ama i sapori forti è possibile aggiungere 1,5 cl di buon gin, come amano fare in Gran Bretagna. Mescolare con il vostro cucchiaio da cocktail e decorare con una ciliegina al maraschino. 


Snowball Cocktail


 fonte: liquore Vov  Snowball Cocktail

giovedì 15 febbraio 2024

V di Vaniglia: Champurradas - Guatemala


Si lo so, il Guatemala è stato già visitato dalla nostra #grandecapaEloisa ma non posso non condividere con voi la ricetta di questi biscotti tradizionali guatemaltechi. La loro origine risale alla colonizzazione spagnola e ricordano le Marias spagnole ma anche i frollini italiani.  Sono biscotti croccanti e non eccessivamente dolci e accompagnano in modo perfetto la pausa caffè del pomeriggio (o come si usa dire il "cafè de las tres") o per la colazione serviti nei cestini dei pan dulces. Gli ingredienti che li rendono speciali sono la masa harina (farina di mais utilizzata anche per le tortillas) e il piloncillo (zucchero di canna in forma solida che viene grattugiato al momento e l'inconfondibile aroma dei semi di vaniglia. Se non riuscite a trovare la masa harina e il piloncillo non vi scoraggiate!!!, sostituite con stesso peso di farina di mais fioretto e di zucchero di canna. Io ho usato burro e non margarina come la ricetta che ho utilizzato. 
Voto?  9+

Champurradas

Ingredienti per circa 26 biscotti
190 gr di farina tipo 1
60 gr di farina di mais fioretto
50 gr di zucchero integrale di canna
100 gr di zucchero semolato
7 gr di backing powder
120 gr di burro
1 pizzico di sale
2 gr di semi di bacca di vaniglia 
3 uova
Semi di sesamo per decorare q.b.


Preparazione
Nella planetaria versare le due farine con gli zuccheri, il backing powder setacciato e il sale. Con la frusta a foglia mescolare bene. Unire quindi il burro fuso e fatto raffreddare, 2 uova i semi di vaniglia e lavorare fino ad avere un composto omogeneo. Trasferirlo in una pentola e mettere sul fuoco a fiamma dolce. Sbattere il composto energicamente (come se doveste fare una polenta) con una frusta o un cucchiaio di legno fino ad avere un composto compatto, piuttosto duro e che si stacca dalle pareti della pentola. A questo punto trasferite il composto in una ciotola, copritelo con la pellicola a contatto e fatelo raffreddare completamente, trasferendolo poi in frigorifero per almeno un paio di ore. Trascorso questo tempo il composto si sarà solidificato e facilmente lavorabile. Prelevate delle piccole porzioni di circa 20/25 gr ognuna, formate delle palline e adagiatele distanziate su teglie rivestite di carta forno. Coprite le palline con un foglio di carta forno, schiacciatele con il fondo di un bicchiere in modo da avere dei dischi sottili (io li ho rifiniti con un coppabiscotti rotondo). Incidete la superficie con un coltello facendo dei decori geometrici, spennellateli con l'altro uovo precedentemente sbattuto, decorateli con i semi di sesamo e infornate  a 180° nel forno già caldo. Fateli cuocere per circa 20 minuti o finché non saranno dorati. Levateli dal forno, adagiateli su una gratella a raffreddare. Non preoccupatevi se al tatto risulteranno ancora morbidi.....raffreddandosi acquisteranno la giusta croccantezza.
 


fonte: Champurradas

domenica 4 febbraio 2024

V di Vongole: New England Clam Chowder - Zuppa di Vongole del New England - U.S.A.

New England Clam Chowder - Zuppa di Vongole del New England

Siamo agli sgoccioli di questa nuova entusiasmante avventura intorno al mondo e continuo a scoprire nuovi sapori, nuove ricette e continuo a sorprendermi. Questa volta sbarco nel New England, negli Stati Uniti d'America e vi propongo una zuppa che è una delizia per il palato. La sua storia è legata alle migrazioni dei contadini francesi e inglesi verso il nuovo mondo, e come tutte le migrazioni ogni persona porta con sè frammenti di vita, ricordi, abitudini, sapori, culture, contaminazioni. Questa zuppa ne è un esempio. Il Clam Chowder o Zuppa di vongole è una delle tante zuppe di pesce di origine anglo-americana che contengono vongole e brodo. Oltre alle vongole, gli ingredienti comuni includono patate dadini, cipolle e sedano.
La più antica e popolare varietà di zuppa di vongole, New England Clam Chowder, fu introdotta nella regione da coloni francesi, della Nuova Scozia o britannici, diventando un piatto comune nel 18 ° secolo. La Clam Chowder era considerato un piatto povero, fatto di ingredienti di facile reperibilità ed economico e scaldava le fredde serate d'inverno dei pescatori del nord della Francia o dell'Inghilterra. Oggi è un piatto molto apprezzato in moltissimi ristoranti e può essere preparata in diversi modi. Le varianti più famose sono la New England Clam Chowder conosciuta anche come "Boston Clam Chowder" o zuppa di vongole "bianca", la Manhattan Clam Chowder o  zuppa di vongole "rossa", e la Rhode Island Clam Chowder o zuppa di vongole "chiara". La ricetta scelta per voi è la 

New England Clam Chowder
Zuppa di Vongole del New England

New England Clam Chowder - Zuppa di Vongole del New England

Ingredienti per 4 persone
3 kg di vongole
80 gr di carota
80 gr di cipolla rossa
80 gr di sedano
2 spicchi d'aglio
450/500 gr di patate tagliate a tocchetti piccoli
100 gr di pancetta affumicata
250 cc di panna fresca o più se piace
4/5 rametti di timo fresco
2 foglie di alloro
4 panini tipo rosette
olio extravergine di oliva
sale


New England Clam Chowder - Zuppa di Vongole del New England


Preparazione
Iniziate preparando le vongole. Fatele spurgare per bene in acqua e sale per almeno un paio di ore, poi sciacquatele più volte scuotendole bene per far cadere residui di sabbia. Quando l'acqua è limpida, scolatele. Prendete una padella capiente fate un paio di giri d'olio evo e mettete i due agli. Fate andare e quando iniziano a soffriggere, gettate le vongole nella padella e coprite con un coperchio. Fatele aprire a fuoco vivace per una decina di minuti o anche di più, se necessario. Quando saranno aperte spegnete il fuoco e sgusciatele tutte, mettendole da parte. Conservate giusto qualche frutto intero per usarlo come decorazione. Filtrate tutta l'acqua delle vongole e tenetela da parte. Preparate adesso un trito fine di cipolla, carote e sedano e fate soffriggere dolcemente in un tegame capiente con un paio di giri d'olio evo. Quando il trito di aromi saranno appassiti sufficientemente, aggiungete la pancetta affumicata tagliata a dadini e fate rosolare per 3/4 minuti. Passato questo tempo aggiungete le patate precedentemente tagliate a cubetti piccoli e lavate, il timo tritato fine, due foglie di alloro e l'acqua delle vongole. Fate cuocere dolcemente finché le patate non saranno ben cotte. A questo punto levate le foglie di alloro, versate la panna e fate cuocere per un paio di minuti. Spegnete il fuoco e con un frullatore ad immersione frullate tutto fino ad ottenere la consistenza di una crema liscia. Assagiate e aggiustate di sale se necessario. Una volta pronta la crema aggiungete tutte le vongole e fate insaporire a fuoco dolce per qualche minuto. Servite la zuppa bollente versandola nei panini ai quali avrete tolto la calotta superiore e svuotati della mollica. Abbiamo accompagnato questa zuppa deliziosa con un "Coda di Volpe del Sannio" della Cantina Sociale di Solopaca e l'abbinamento ci è piaciuto assai.


New England Clam Chowder - Zuppa di Vongole del New England



 fonti: New England Clam Chowder  Storia

sabato 27 gennaio 2024

U di Umeboshi: Umeboshi Onigiri - Giappone

Umeboshi Onigiri

Per chiudere la sezione della nostra raccolta dedicata alla lettera U ho utilizzato un ingrediente molto utilizzato nell'alimentazione nipponica: l'Umeboshi popolare condimento della cucina giapponese a base di prugne (ume) salate e fatte fermentare. I frutti utilizzati per l’umeboshi in realtà sono più simili ad un’albicocca che ad una prugna e provengono da una varietà asiatica dell’albicocco Prunus Mume. Per preparare l'umeboshi le prugne vengono raccolte alla fine di giugno, quando sono ancora verdi e il loro succo possiede il livello di acidità massima; vengono poi lavate e immerse nell’acqua per una notte per toglierne il sapore amaro; successivamente si posizionano i frutti in contenitori appositi, disposti a strati, coperti di sale e schiacciati da un peso, e riposti in un luogo fresco e buio, dove si lascia così che il sale compia il lavoro di estrazione del succo e avvenga il processo di fermentazione naturale. Alla fine di luglio le prugne vengono tolte dai mastelli e lasciate a seccare all’aria. I frutti sono ora pronti, ma generalmente vengono messi a mollo in aceto di prugne misto alle foglie rosse e profumate della pianta shiso, ed è proprio grazie a queste foglie che si ottiene il distintivo colore rosso dell’umeboshi.  Si lasciano poi stagionare i frutti per almeno un anno in modo da permettere lo sviluppo del loro sapore così intenso e peculiare.  E' uno dei condimenti base della cucina giapponese, anche per le sue proprietà curative, digestive, disinfettanti e antisettiche. Viene utilizzato moltissimo per condire e/o accompagnare il riso, ma anche consumato assoluto.
La ricetta che ho scelto per voi è un classico della cucina giapponese, l'Onighiri, polpette di riso con un cuore di ripieno generalmente a base di salmone o tonno e  umeboshi, a volte anche solo con le prugne fermentate.

Umeboshi Onigiri

Umeboshi Onigiri

Ingredienti per circa 10 Onigiri

300 gr di riso per sushi (riso originario)
circa 1/2 lt. di acqua fredda
4 umeboshi
aceto di riso 1 cucchiaio
zucchero 1 cucchiaio
alga nori
salmone 1 trancio
semi di sesamo
salsa di soia

Preparazione
Per la cottura del riso seguo le indicazioni di mia cognata Satchyo, giapponese DOCG!
Lavate il riso più volte fino a quando l'acqua non risulterà limpida (avrete eliminato in questo modo l'amido in eccesso). Sistematelo in una casseruola con la dose d'acqua doppia rispetto al volume del riso (circa 1/2 lt.), aggiungete l'aceto e lo zucchero e mescolate. Coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco dolcissimo fino ad esaurimento dell'acqua senza mai alzare il coperchio (ci vorranno circa 30 minuti). Spegnete il fuoco e fate riposare per circa 10 minuti. Passate poi il riso, sgranandolo, in un contenitore possibilmente di legno e fatelo intiepidire coperto da un panno umido. Nel frattempo preparate l'occorrente per la farcitura. Arrostite il salmone e conditelo con un filo di olio e del pepe. Sminuzzatelo e mettete da parte. Prelevate 4 umeboshi, snocciolatele e tagliuzzatele e mettete da parte. Preparate l'alga nori tagliando delle strisce di circa 10 cm, mettete in un piattino i semi di sesamo e passate alla lavorazione degli onigiri. Prelevate un pallina di riso (circa 50 gr) aiutandovi con le mani, posizionatela nell'apposito stampo per onigiri, praticate un piccolo foro e adagiatevi un po' di salmone e un po' di umeboshi. Coprite con altro riso, compattate per bene e estraete il vostro onigiri. Decorate i lati con i semi di sesamo e ponete al centro della base l'alga nori facendola aderire per bene al riso. Proseguite con la preparazione delle polpette di riso sbizzarrendovi con la fantasia sia preparando vari ripieni sia diverse decorazioni.  Fate riposare gli onigiri in frigorifero ricordandovi di estrarli almeno 1 ora prima di servirli. Accompagnare con salsa di soia.

Umeboshi Onigiri



fonte: Umeboshi  ispirazione per Onigiri qui e qui

 

venerdì 26 gennaio 2024

U di Unicum (amaro): The Emperor Cocktail - Ungheria

The Emperor Cocktail

Ci avviamo alla fine dell'alfabeto e nonostante la U sia una lettera avara di suggerimenti, tuttavia sono riuscita a trovare un cocktail con l'ingrediente giusto!!!! Vi parlerò oggi di questo amaro ungherese a base di piante medicinali  creato nel 1790 da József Zwack, medico reale della corte asburgica. Si racconta che lo stesso Zwack avrebbe presentato la bevanda all'imperatore Giuseppe II d'Austria, il quale dopo averlo assaggiato dichiarò "Das ist ein Unikum!" (è una specialità!) E da allora il nome rimase "Unicum", l'amaro divenne il liquore digestivo ufficiale della corte asburgica e la sua bottiglia venne autorizzata a fregiarsi della croce dorata su sfondo rosso. Nel 1840 la famiglia fondò J. Zwack & Co., il primo produttore di liquori ungherese. All’inizio del 1900, l’azienda Zwack era diventata una delle più grandi distillerie dell’Europa centrale , producendo ed esportando oltre 200 liquori e superalcolici.

Durante la seconda guerra mondiale, la fabbrica Zwack fu danneggiata e la produzione si interruppe. Dopo la guerra la fabbrica fu nazionalizzata nel 1948 dal Partito popolare operaio ungherese comunista producendo tuttavia una versione falsa dell'amaro Unicum perché la famiglia Zwack (János Zwack con suo figlio Péter Zwack , pronipote di József) riuscì a scappare mettendo in salvo la ricetta originale del liquore e lasciando Bela Zwack con la falsa ricetta per la produzione. 

Nel 1988, appena un anno prima della caduta del comunismo, Péter Zwack tornò in Ungheria e riprese la produzione con la formula originale Zwack. Riacquistò la sua azienda di famiglia dallo Stato nell’estate del 1989 e nella primavera del 1990 il prodotto originale Zwack fu reintrodotto nel mercato ungherese.  Il liquore oggi è prodotto secondo una formula familiare segreta che comprende più di quaranta piante medicinali ed invecchia in barili di quercia. The Emperor Cocktail è il cocktail pensato per esaltare le caratteristiche aromatiche dell'amaro Unicum ed è un ottimo esempio di come introdurre gli amari nel mondo della mixology.


The Emperor Cocktail

The Emperor Cocktail

Ingredienti
50 ml di Amaro Unicum
70 ml Vermouth Martini Rosso
5 ml di Cointreau o Orange Curaçao
1 zesta d'arancia 
ghiaccio

Attrezzatura
1 coppetta da cocktail
Mixing glass
Strainer
Bar Spoon


Preparazione
Mettete la coppetta in congelatore a raffreddare. Riempite di ghiaccio il mixing glass, versate in ordine l'amaro Unicum, il Vermouth Rosso, il Cointreau o l' Orange Curaçao. Mescolate con il bar spoon, versate nella coppetta ghiacciata utilizzando lo strainer. Ornate con zesta d'arancia e gustate.

The Emperor Cocktail






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