lunedì 21 maggio 2012

Zuppa di Cardoni per la I di Isernia....e siamo arrivati in Molise :)


Ecco che mi assale l'ansia.....sarò in grado di essere una padrona di casa ospitale come lo sono state le compagne di viaggio che mi hanno preceduta???? Dopo i km macinati in giro per  l'Italia e aver visitato la Valle d'Aosta , il Trentino Alto-Adige,  il Veneto,  il Piemonte,  la Toscana,  l' Umbria e la Liguria  finalmente è arrivato il mio turno e spero di ricambiare l'ospitalità ricevuta in giro per l'Italia. Quando ho deciso di partecipare al progetto della Trattoria Muvara  mi sono candidata ad ospitare il Molise, regione che pur non conoscendo molto bene, fa parte del mio DNA.... mia nonna materna era molisana e in qualche modo qualcosa di questa piccola regione è dentro di me. Per i prossimi 15 giorni cercherò di rendere la vostra permanenza in Molise piacevole e rilassante, raccontandovi anche qualche ricordo della mia infanzia legata alle mie radici molisane e condividendo con voi qualche ricetta di famiglia. Per partecipare alla raccolta del Molise pubblicate la ricetta sul blog, aggiungendo il logo dell'Abbecedario ed un link a questo post, e poi lasciate un commento qui da me con il link della vostra ricetta.....vi ospitero' con immenso piacere fino a domenica 3 giugno!!!! Siete pronti a seguirmi numerosi???? Bene allora.....che il viaggio dell'Abbecedario continui!!!!!

Piccola introduzione storico-cultural-geografica su Isernia, 
con l'impagabile contributo di Wikipedia, e Comune di Isernia

  
Isernia  (Aesernia in latino; Aisernio in osco; Esernius secondo Plinio; Serni secondo l' Itinerario Antonino; Sèrnia in dialetto isernino) sorge su uno sperone spartiacque fra il Càrpino e il Sordo, a nord dei Monti del Matese, in una rigogliosa area collinare, non lontano dal confine regionale con l’Abruzzo, il Lazio e la Campania. Circondata da un paesaggio incontaminato e da piccoli paesi, affonda le radici nel più lontano passato. Le sue origini risalgono al paleolitico, e i primi insediamenti ad almeno 700.000 anni fa. Fu fiorente città sannita fin dal V sec. a. C. capitale della Lega Italica, Municipium romano sotto l'imperatore Traiano, e dopo la caduta dell'Impero Romano, Isernia visse alterne vicende: dalla distruzione per opera dei Vandali e dei Saraceni, alla rinascita in epoca longobarda, per decrescere nuovamente sotto il dominio normanno. Dopo vari passaggi di proprietà della città tra un feudatario ed un altro, nel 1519 fu annessa da Carlo V al Regno di Napoli. Alla fine del XVII secolo, era la città più popolosa del Contado di Molise. Oppose resistenza ai francesi nel tentativo di conquista del Regno di Napoli, così come oppose resistenza anche nel 1860, in virtù della reazione borbonica contro i Piemontesi. Nel giorno 10 settembre 1943, durante la seconda guerra mondiale, Isernia subì un pesantissimo bombardamento da parte degli alleati, che rase al suolo quasi un terzo dell'abitato e provocò la morte di un numero altissimo di persone. Per questo motivo nel 1960 il comune di Isernia è stato insignito della Medaglia d'oro al valor civile. Fortunatamente la parte bassa della città ha mantenuto in parte il suo antico aspetto ed ancor oggi è contraddistinta dagli stretti vicoli, così caratteristici.

Piccola passeggiata in città

Premettendo che non conosco personalmente Isernia, e spero di farlo presto,  ho cercato di immaginare come avrei organizzato il mio giro da "turista" nella città:)........e conoscendo la mia smisurata passione per tutto quello che rappresenta espressione delle abilità artigiane di un luogo, andrei in giro ad ammirare e a scoprire la "città dei merletti"

 
 "....tutte le donne di Isernia lavorano a tombolo; la luce viva elimina i fili che congiungono i fuselli alle trine. Sul tombolo il merletto fiorisce per una specie di sortilegio, per questo moto musicale aereo delle dita e il sorriso savio delle bocche mute." (da "Viaggio in Molise")

Il tombolo di Isernia ha origini antichissime Da  antichi inventari del 1300 e1400 compare la voce “Radizellis”, che sarebbe il reticello; questo ci dà un’idea che già allora esistesse una forma di merletto. Il merletto a tombolo iniziò il suo splendore a partire dal 1400 e la tradizione vuole che esso sia stato diffuso dal convento di S. Maria delle Monache, le quali insegnarono l'arte del tombolo alle giovani donzelle. A quel tempo le rigidi leggi feudali imponevano alle giovani nobili la vita conventuale, dove la principale occupazione quotidiana, era la lavorazione del merletto. Esiste documentazione storica che attesta che nel 1503 le monache producevano pizzi e merletti. Da qui è nata la scuola molisana che ancora oggi perpetua la tradizione e trova clientela in tutto il mondo. La trina isernina è realizzata con un filo sottile e lucente di color avorio, che viene prodotto ad Isernia. Questo filato dona lucentezza ed unicità  al merletto.
 
Cercherei poi di ripercorrere la storia di Isernia attraverso i suoi più rappresentativi monumenti:


La Cattedrale di S. Pietro,  in piazza Andrea d'Isernia. L'edificio attuale sorge su un antico tempio pagano italico del III secolo a C. di cui è rimasto integro l'intero podio da cui è possibile ricostruirne la forma. Il tempio era un capitolium, cioè un tempio dedicato alla triade capitolina  che aveva l'ingresso dalla parte opposta rispetto la collocazione attuale. In epoca medioevale venne costruita una cattedrale di stile greco-bizantino che rispettava la disposizione del precedente tempio pagano. Nel 1349 questo edificio fu distrutto completamente da un terremoto e venne costruito un nuovo edificio nella disposizione moderna.


La Fontana della Fraterna in Piazza Celestino V. Annoverata fra le fontane monumentali d'Italia per la sua mirabile struttura architettonica, è una delle opere più significative e più importanti nonché simbolo della città. La fontana, composta da blocchi di pietra locale provenienti da un numero imprecisato di edifici nella città e da costruzioni di epoca romana, è formata principalmente da una serie di archi a tutto sesto. Presenta diverse epigrafi incise su di essa, tra cui una dedicata agli Dei Mani. Al centro della fontana c'è una lastra di marmo più grande delle altre, decorata con due delfini ed un fiore, proveniente da un edificio sepolcrale. Si può affermare quindi che la fontana non risale ad un periodo storico preciso, ma che è testimone dei numerosi periodi storici che hanno attraversato la città.


L' Eremo dei Santi Cosma e Damiano, situato su una collina poco distante dall'abitato, dove i due fratelli medici subirono il martirio sotto Diocleziano. La Chiesa fu costruita sui ruderi di un tempio pagano molto antico, ma si hanno notizie della costruzione soltanto dal 1130. Questo tempio era dedicato al culto di Priapo, dio protettore della virilità. Con l'avvento del Cristianesimo, tale culto è continuato e non a caso furono scelti i due santi medici come titolari della nuova Chiesa.



Il Museo Paleolitico di Isernia, che raccoglie i reperti
provenienti dal sito archeologico La Pineta e     
comprende sia una sede museale di Santa Maria delle Monache, sia l'area di "La Pineta", dove proseguono gli scavi del paleosuolo. Il museo è stato inaugurato nel 1999 e la struttura, realizzata presso il sito di La Pineta,  è concepita come un laboratorio nel quale i visitatori possono assistere ai lavori e dove i reperti provenienti  dallo scavo possono essere restaurati, studiati ed esposti direttamente al pubblico.sul posto direttamente


Il Complesso Monumentale di Santa Maria delle Monache situato nel cuore del centro storico di Isernia, che rappresenta uno dei più antichi monumenti della città. Di origine altomedioevale, fu costruito intorno all'anno 1000, mentre l'annessa chiesa dell'Assunta con il poderoso campanile risale al VII secolo, ai tempi cioè del principe longobardo Arechi. Ha ospitato le monache dell' ordine benedettino fino al 1868, anno in cui venne soppresso ed incamerato dal demanio dello Stato. Attualmente la Sovraintendenza archeologica e per i beni culturali del Molise ha nel complesso monumentale la sua sede; il complesso monumentale ospita inoltre la mostra dei reperti paleologici di Isernia La Pineta, il Museo archeologico Nazionale di Santa Maria delle Monache e la biblioteca civica.


Terminerei poi la mia giornata a zonzo per Isernia addentrandomi nei caratteristici vicoli della città,  che per molti versi hanno un certo nonsochè di conosciuto e familiare.....

                                                       


cos'ì com'è familiare la ricetta di "Benvenuti in Molise" che ho scelto per la regione che ospito.

La ricetta per il Molise
Vi ho già anticipato che nelle mie vene scorre sangue molisano. Mia nonna Malvina era molisana e precisamente di San Martino in Pensilis (CB). Il suo  ricordo è molto intenso e vivo, anche perché ho condiviso con lei gli ultimi quattro anni della sua vita. Donna gentile e riservata, ma anche tenace ed emancipata, ha vissuto la sua vita dividendosi tra il lavoro di maestra elementare, l'educazione di otto (!!!!!) figli, e una vita "nomade" in giro tra le varie stazioni ferroviarie, visto che suo marito, nonché mio nonno, era capostazione. Non deve essere stato facile per lei conciliare le molteplici sfaccettature del suo essere donna, madre, insegnante in una epoca martoriata dalla guerra e da una cultura che voleva la donna relegata in casa. Nonostante tutto è riuscita, insieme al nonno, a costruire una famiglia unita, aperta e accogliente. Era una buona cuoca, anche se il livello non era paragonabile a quello di nonna Rosa, che a differenza sua, aveva tutto il tempo a disposizione per perfezionare e curare le sue abilità culinarie. Tuttavia non posso dimenticare alcuni suoi piatti, tipicamente molisani, che hanno accompagnato tutta la mia vita e, alcuni di quelli sono entrati a far parte della tradizione di famiglia: la lasagna in brodo molisana, piatto tradizionale di Capodanno, le rose dolci che si preparano nel periodo di natale, insieme ai calzoncelli coi ceci, il suo liquore di rosa, e questa zuppa che fa parte del mio piccolissimo patrimonio culinario. 


Zuppa di Cardoni
Genealogia di una cuoca

Ingredienti per 4/6 persone
Per il brodo di pollo:
2 petti di pollo, 1 ala di pollo
1 patata
1 carota
1 cipolla piccola
1 ciuffo di sedano
1-2 pomodorini
1 ciuffo di prezzemolo
5 lt di acqua
Per le polpettine:
350 gr di carne di vitello macinata
mollica di pane raffermo
3 uova
Per la zuppa:
1 kg di cardoni
4 uova
parmigiano grattugiato 6-8 cucchiai
sale, pepe

Preparazione.
Preparate un brodo di pollo con gli ingredienti necessari e lasciate cuocere fino a quando il pollo non è tenero, avendo cura di non far restringere troppo il brodo e, se necessario, aggiungete acqua in modo da mantenere una quantità di circa 3- 3,5 lt di brodo. Salate poco e tenete da parte.


Preparate le polpettine mescolando la carne tritata, mollica di pane abbondante (se troppo duro il pane, mettetelo brevemente a bagno in acqua), sale, pepe, le uova intere, 4-5 cucchiai di parmigiano grattugiato. Mescolare bene e preparare piccole polpettine della grandezza di una nocciola, o poco poco più grandi. Tenete da parte coperte da un panno.
Pulite i cardoni, eliminando per bene tutti i filamenti, tagliateli a pezzetti di circa 5 cm di lunghezza e scottateli in acqua leggermente salata giusto per un paio di minuti, in modo da non cuocerli completamente. Scolateli e tenete da parte.

Filtrare il brodo di pollo in una pentola sufficientemente capiente e rimetterlo sul fuoco.  Spezzettare a piccoli filetti il petto di pollo e l'ala, avendo cura di eliminare la pelle. Quando il brodo torna a bollire, immergervi le polpettine, facendole cuocere per 5-6 minuti a bollore leggero; aggiungere poi i cardoni precedentemente tagliati a pezzetti e lasciare sobollire per 5-6 minuti; aggiungere infine il pollo spezzettato. Coprire e lasciar cuocer circa 15/20 min a bollore leggero. Aggiustare di sale. Sgusciare le uova in una ciotola, salare e pepare  leggermente, aggiungere il parmigiano grattugiato e sbatterle con un frusta. Sempre sbattendole, farle cadere a filo nella zuppa che è sul fuoco, avendo cura di continuare a mescolare una volta che siano state aggiunte alla zuppa. Continuare a mescolare per un paio di minuti finché l'uovo non sia ben rappreso e formi una "stracciatella" uniforme. Servire la zuppa ben calda.

Abbecedario culinario d'Italia

52 commenti:

  1. A giudicare da questo post sei una padrona di casa bravissima e super-ospitale!!!! Ma di questo in Trattoria non avevamo dubbi!

    Ora aspettiamo solo le ricette e W il Molise!

    Un abbraccio,
    Aiu'

    RispondiElimina
  2. Non vedevo l'ora arrivare in Molise!
    Regione per me praticamente sconosciuta!
    A presto la prima ricetta!!
    Intanto grazie di questo bellissimo post Rosa Maria!
    baciusss
    brii

    RispondiElimina
  3. Woowwoowww!!!! ma che emozione avervi qui da me:)
    Aiu' speriamo che anche il Molise raccolga tanti contributi....è una cucina molto semplice, quella molisana, ma gustosissima e assolutamente legata alla tradizione e ai prodotti del territorio. Aspetto le vostre ricette!
    un abrazo y mil besos
    Rosa Maria

    RispondiElimina
  4. Briiiiiii :) benvenuta in Molise!!! Spero di essere un buon cicerone ed accompagnarvi piacevolmente in giro per questa piccola regione,che scopriremo tutti insieme:) Aspetto le tue ricette.
    Bacioni
    Rosa Maria

    RispondiElimina
  5. che accoglienza strepitosa ed interessante!
    non sono mai stata in Molise ma col tuo giro culturale mi sembra di conoscerla già :-)
    quanta pazienza e occhi buoni per quei merletti!
    la tua zuppa è molto invitante, pensa che ho mangiato ma mai cucinato i cardi (se per cardoni intendi quelli), potrei sempre cominciare da qui :-)
    dovrei già mettermi ai fornelli per pranzoi, ho visto una ricettina niente male!
    a prestissimo allora!

    RispondiElimina
  6. Benvenuta Cindy:)felice che il piccolo tour preparato per Isernia ti sia piaciuto (spero di prepararne altri!) e poi....si...che pazienza per quei meravigliosi merletti!!! il tombolo è una di quelle cose che mi sarebbe piaciuto assai imparare....hai visto mai che non mi riesce????
    tornando ai cardoni...si, sono chiamati anche cardi...prova la zuppa e fammi sapere! aspetto con ansia e curiosità le tue ricette!
    ciao
    Rosa Maria

    RispondiElimina
  7. direi che la tua ospitalità è superlativa, ma nessuno poteva avere dubbi vista la generosità della tua presenza nelle altre regioni.....io sto studiando !!!

    a Isernia sono stata una decina ....e forse anche più, di anni fa, ho un bel ricordo del centro storico che mi aveva catapultato in una dimensione molto intima, le vecchie signore vestite di nero ricamavano sedute fuori dalle porte in viuzze dove si andava solo a piedi........ ti lascio un salutone, a presto.

    RispondiElimina
  8. Ciaooooooo Astrofiammante:) bello averti qui da me! Spero che il giro virtuale scelto per Isernia sia fedele a quello che è realmente, visto che non ho avuto il piacere di conoscerla ancora! Magari tu che ci sei stata puoi dirmi se l'idea che mi sono fatta girovagando in internet corrisponde alla realtà! E' così difficile rendere "vivo e reale" qualcosa che solo virtuale:)
    Aspetto il tuo contributo:) adesso tocca a voi studiare :)))
    un salutone a te
    Rosa Maria

    RispondiElimina
  9. Carissima,
    una cosa semplice, veloce ma gustosa.
    http://briggishome.wordpress.com/2012/05/22/i-come-insalata-di-cicerchie-it/
    Baciussss
    brii

    RispondiElimina
  10. Grazie Briiiii:) ho visto il tuo post e la tua ricetta....interessante assai il post e la ricetta magnifica!!!
    a presto
    Rosa Maria

    RispondiElimina
  11. Ciao Rosa Maria, complimenti per la presentazione, il Molise non lo conosco proprio, ma il tuo post è veramente interessante ed esaustivo...la città di Isernia ormai la conosciamo quasi...;)
    Anch'io sto studiando ricette per poter partecipare...a presto, elena

    RispondiElimina
  12. Ciao Elena, benvenuta:)sono contenta che il post ti sia piaciuto....spero che i prossimi siano interessanti nello stesso modo!!!! Buono studio e aspetto le tue ricette:)
    a presto
    Rosa Maria

    RispondiElimina
  13. come promesso ho studiato.......ho studiato un paragrafo semplice, ma molto buono ^_____^

    zengarielle che la mullica

    RispondiElimina
  14. Astrofiammante :) grazie per il contributo, ottimo direi!!! Molto vicino anche alla cucina tradizionale campana.....la verità è che le comuni radici contadine riescono ancora ad unire questo nostro paese!
    a presto
    Rosa Maria

    RispondiElimina
  15. Ciao carissima! Ecco il primo contributo della Trattoria: http://muvara.blogspot.com.es/2012/05/abbecedario-culinario-ditalia_28.html.

    Mercoledì ne uscirà un altro, ma poiché sarò fuori per lavoro lo farò uscire in automatico e non so se avrò tempo di passare a lasciarti il link :-(

    Un abbraccio e complimenti per l'ottimo lavoro!
    Aiu'

    RispondiElimina
  16. Aiu'grazie:) ho visto ora la tua ricetta...e torno indietro nel tempo!!! Mia zia Wanda preparava spesso questa ricetta. Aspetto comunque il tuo link:)
    buen viaje
    Rosa Maria

    RispondiElimina
  17. te ne porto un'altra......... appena fatta fuori per cena ^___^

    cace e ova

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eccomi :) Grazie Astro :) poco presente perchè c'è una gran burrasca al lavoro!!!!! incrocia le dita per me!!! comunque la tua ricettina è assai intrigante
      a presto
      Rosa Maria

      Elimina
  18. Già mangiata e gustata la settimana scorsa, ma solo ora ho avuto modo di postarla, una sorpresa buonissima!
    W il Molise :-)

    http://cindystarblog.blogspot.it/2012/05/maccheroni-con-la-mollica-per.html

    ... e non è finita qui, non alzarti da tavola :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciaooooooo :))))))))) grazie per il contributo Cindy :) fa un certo effetto guardare le vostre ricette.....mi state catapultando indietro nel tempo, riportandomi tra persone care che non sono più con me.....sapevo che sarebbe stata una bellissima esperienza occuparmi del Molise....W il Molise :))
      un abbraccio
      Rosa Maria

      Elimina
  19. Eccoti anche la mia ricetta:

    http://curiosandoincucina.blogspot.it/2012/05/fagiolini-al-pomodoro_30.html

    Ciao ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Roxy :) ottima scelta....e benvenuta a casa mia
      un abbraccio
      Rosa Maria

      Elimina
  20. Carissima, il tuo post è perfetto, sei una ottima padrona di casa, io piuttosto sono una pessima ospite perchè ho solo una ricetta per te, purtroppo non sono riuscita a cucinare molto questa settimana. Comunque ti mando le mie 'Mpigne, spero che ti piacciano! ciao Kris
    http://tutto-a-occhio.blogspot.it/2012/05/dolce-molise-mpigna.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Kri....purtroppo non sto facendo gli onori di casa come avrei voluto....burrasca in ufficio con prospettive furneree....e quindi sto seguendo così poco :((((((( ma non mi sono persa le tue ?Mpigne.....ottime!! Grazie e a presto
      Rosa Maria

      Elimina
  21. Eccomi, pronto per la tappa molisana. Come? Siamo quasi alla fine? Le grandi star si fanno attendere fino alla fine...modesto eh?

    Ciao Rosa, grazie per l'ospitalità...ecco il primo contributo :-)

    http://dalbagnoallacucina.wordpress.com/2012/05/30/peperoni-imbottiti/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Uomo in Bagno, benvenuto in Molise e grazie dei tuoi magnifici peperoni :) e delle risate che mi fai fare ogni volta che leggo i tuoi post!!! Sappi che ti tengo d'occhio!!!
      a presto
      Rosa Maria

      Elimina
  22. eccoci qua.
    questo è il nostro contributo.
    grazie di tutto

    http://fragoliva.wordpress.com/2012/05/31/zuppa-di-lenticchie-allischitana-ops-alla-molisana/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao e benvenuta....grazie per la tua magnifica zuppa!!!
      a presto
      Rosa Maria

      Elimina
  23. Ciao Rosa, vieni a fare du' cavatiell con me? :-)

    http://cindystarblog.blogspot.it/2012/05/i-cavatiell-per-labbecedario-culinario.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cindy mi levo il pigiama, mi vesto e corrooooooooooo!!!!
      un bacione :)
      Rosa

      Elimina
  24. Ciao, ecco la mia ricetta...
    http://zibaldoneculinario.blogspot.it/2012/06/lenticchie-e-patate.html
    ho in mente anche un dolcetto.... spero di riuscire... bacioni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Elena grazie mille per il contributo....magnifica ricetta questa zuppa!!!!
      a presto
      Rosa Maria

      Elimina
  25. Buon giorno Rosa Maria,
    ti capisco perfettamente, volevo fare molto di più ma sono presissima anch'io.
    I turisti sono arrivati in massa! :-)
    http://briggishome.wordpress.com/2012/05/31/caponata-molisana/
    baciusss
    brii

    RispondiElimina
  26. Ciao Rosa!
    Passo al volo per lasciarti un salutino e un bacino e dirti che sei una padrona di casa SPLENDIDA! Non conoscevo Isernia e il giretto virtuale con te è stato bellissimo! Adoro i pizzi e il tombolo ha qualcosa di magico per me... :*)
    Perdonami Carissima, ma non riesco a rendere onore alla letterina I di Isernia... non so quando tornerò a postare serenamente... in questi giorni non ho la testa per farlo o forse dovrei buttarmici per staccare un pò la spina, ma non ho le energie giuste... mi limito a legger i post vostri o a qualche sporadica apparizione su FB... Ho la testa lassù a Ferrara, Bologna, Modena... La Mia Regione è Sconvolta e io con lei, nonostante me ne stia qui al "sicuro" nelle Marche..... Passerà passerà ma ci vuole tempo e pazienza e coraggio... Un abbraccio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Gata sono ritornata qui dopo due giorni di assenza totale dal computer per motivi di famiglia....seguo con apprensione tutto quello che sta succedendo nella tua splendida Regione dove ho tante persone care. Sono contenta comunque che tu sia passata da me :)
      Ti abbraccio forte
      Rosa Maria

      Elimina
  27. Ecco il mio dolcetto, pare sia una specialità dell'alto molisano...sono buonissimi!
    http://zibaldoneculinario.blogspot.it/2012/06/le-ostie-di-agnone.html
    tanti bacioni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Elena :) cercherò di provarle quanto prima!
      Rosa Maria

      Elimina
  28. Un dolcettino molisano anche da me:

    http://cindystarblog.blogspot.it/2012/06/cacaruozze-stranozze-per-labbecedario.html

    buonissima domenica e buona raccolta! :-)

    RispondiElimina
  29. ecco la mia parte :)
    http://galline2ndlife.blogspot.it/2012/06/abbecedario-culinario-ditalia-molise.html

    RispondiElimina
  30. Ciao Rosa Maria... Ecoo il mio contributo
    http://crumpetsandco.wordpress.com/2012/06/03/polpette-casce-e-ova-egg-and-cheese-breadballs/
    Terry

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Adoro questa ricetta Terry :) grazie di essere passata di qui
      a presto
      Rosa Maria

      Elimina
  31. Dimenticavo...complimenti per il post... Un tour bellissimo ed esaustivo che mi mette ancor più voglia di visitar il Molise!

    RispondiElimina
  32. Ciao. Ecco il mio contributo (in zona Cesarini): http://briciole.typepad.com/blog/2012/06/minestra-dorzo-e-borlotti.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e hai fatto un bel goal!!!! Grazie per il tuo contributo
      a presto
      Rosa Maria

      Elimina
  33. §Ciao, non so se sono ancora in tempo....ecco la mia seconda ricetta molisana...ed è un onore se tu mi tieni d'occhio :P

    http://dalbagnoallacucina.wordpress.com/2012/06/04/affunniatelle/

    Besitos

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei in tempo Uomo in Bagno e grazie della tua visita in Molise
      Hasta pronto
      Rosa Maria

      Elimina
  34. Ci siamo!!! Ecco la I in tutto il suo splendore: http://abcincucina.blogspot.com.es/2012/05/i-come-isernia.html.

    Sei stata una padrona di casa eccezionale, grazie e continua a viaggiare con noi!
    Aiu'

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...