venerdì 23 marzo 2012

La fiera del Crocifisso: tra storia e leggenda......qualche ricetta!

 "Novellino del nobele materno poeta Masuccio guardato da Salerno, intitulato a la illustrissima Ippolita d'Aragona e de' Visconti, duchessa de Calabria; e in primo il prologo felicemente comincia"
                                                  "Il Novellino - Incipit" Masuccio Salernitano


Quarto venerdì di marzo....ultimo appuntamento con la nostra passeggiata leggendar-storica-culinaria dei venerdì dedicati alla Fiera del Crocifisso. Mi sono molto divertita....non so voi:) è stato comunque bello ripercorrere frammenti di storia che spesso dimentico. Un blog di cucina serve anche a questo....no? Per l'ultima giornata del nosto appuntamento ho scelto di accompagnarvi.....non ve lo dico.....seguitemi :)  

....................stiamo entrando nella città vecchia passando sotto 
l'Antica Porta Nova

fermiamoci prima un attimo nel "salotto della città":
Piazza Flavio Gioia 
magari per assaporare un ottimo caffe
  
e poi risaliamo, attraversando Piazza Portanova

per entrare finalmente nell'Antica Via dei Mercanti!!!
e una  volta dentro sarà difficile abbandonare il fascino discreto e misterioso dei vicoli che si arrampicano sulla collina, 
offrendoci scorci di rara bellezza.........

possiamo attraversare Via Duomo e fermarci ad ammirare la Cattedrale

continuare passando per Largo Abate Conforti ad ammirare la sua fontana

oppure inoltrarci in Via Trotula De Ruggiero

e continuare per Via Romualdo Guarna,

riscendendo poi per Via Botteghelle

fino ad arrivare a  S. Pietro a Corte


bella passeggiate eh?? stiamo per entrare ora a Piazza Sedile del Campo detta anche "Largo Campo" dove si può ammirare un'opera del Vanvitelli:
 la "Fontana dei Pesci" 

Vogliamo riposarci un po'? possiamo sederci in Piazza e degustare qualcosa....

.............Adesso dobbiamo andare, e io devo cercare di non perdermi 
tra le mie dissertazioni ciceronesche:) 
riprendiamo la passeggiata....ecco ora attraversiamo Via da Procida

per imboccare Vico della Giudaica (l'antico quartiere ebraico)

e, attraversando Piazza Sant'Agostino,

arriviamo finalmente a Via Masuccio Salernitano!!!!!!!!!!
detto anche "Vicolo dei Caciocavalli" dove la tradizione vuole che 
si producessero i gustosi prodotti locali.


Ma non vi ho portato quì per i caciocavalli!!! vi ho portato quì per parlarvi di lui...Masuccio Salernitano,al secolo Tommaso Guardati, scrittore e novellista italiano nato a Salerno nel 1410 e morto nel 1475, ispiratore indiretto, forse non tutti lo sanno, del più ben famoso William Shakespeare!
Masuccio viene ricordato principalmente per "Il Novellino" una raccolta di cinquanta racconti satirici e grotteschi, fortemente anticlericali, tanto da figurare nel primo Indice dei libri proibiti promulgato dalla  "Santa Congregazione dell'Inquisizione romana". Ed è proprio uno di questi racconti, o meglio, novelle che ispiro' il grande poeta anglosassone....vediamo se indovinate.....siete curiosi eh? allora proviamo così:


"Mariotto senese, innamorato de Ganozza, como ad omicida se fugge in Alessandria; Ganozza se fenge morta, e, da sepultura tolta, va a trovare l’amante; dal quale sentita la soa morte, per morire anco lui, ritorna a Siena, e, cognosciuto, è preso, e taglitoli la testa; la donna nol trova in Alessandria, retorna a Siena, e trova l’amante decollato, e lei sopra ‘l suo corpo per dolore se more".....
....la storia d'amore più famosa al mondo quella di "Romeo e Giulietta" così magistralmente narrata da William Shakespeare trova fonte di ispirazione nella meno conosciuta novella di Masuccio Salernitano, la XXXIII^, la novella di "Mariotto e Ganozza".....che vi devo dì....ogni tanto mi riempio di orgoglio per essere nata dove sono nata e un po' di sano orgoglio qualche volta fa' bene!!!! come  fà bene ogni tanto ripercorrere la nostra Storia per non dimenticarla....e insieme a lei dimenticare chi siamo.

..............e dopo la storia, la ricetta:

La "Scazzetta del Cardinale"

Dolce originario di Salerno. La ricetta viene attribuita a ad una storica pasticceria di Salerno la "Pasticceria Pantaleone" dove pare sia stata creata nel 1920. E' stata battezzata così perchè richiama, per forma e colore, quindi il copricapo degli alti prelati, che in napoletano viene chiamato appunto "Scazzetta". E' interessante l'etimologia della parola: "scazzetta = piccolo copricapo da prete, vescovo, cardinale etc. - papalina - zucchetto deriva il suo nome per il fatto che originariamente era portata schiacciata (scuzzata) sul cozzetto (parte inferiore della nuca); da cuzzetto unito con scuzzà=schiacciare derivò scuzzetta donde scazzetta!"

Ingredienti
Per il pan di spagna:
6 uova - 300 gr
5 tuorli – 100 gr
180 zucchero
180 farina 00
un pizzico di sale 
Procedimento
Montate le uova precedentemente scaldate ( in microonde o a bagnomaria ) con lo zucchero, fino ad ottenere un composto gonfio (18 minuti). Unire delicatamente a mano la farina setacciata ,con movimenti circolari dal basso verso l’alto ( utilizzare una frusta). Disporre il composto in stampi imburrati e infarinati, battere la teglia per far fuoriuscire eventuali bolle d’aria. Cuocere in forno a 180 ° per 20 minuti circa o finchè non si staccherà dalle pareti

Per la crema pasticcera
Crema pasticcera:
350 latte + 150 panna
100 zucchero
180 tuorli
50 zucchero
30 amido di mais
1 bacca di vaniglia
1 buccia di limone
sale un pizzico 
Procedimento
Portare ad ebollizione il latte con 100 gr di zucchero, la vaniglia e la buccia di limone. A parte sbattere i tuorli con il restante zucchero, quindi aggiungere l’amido e sempre sbattendo aggiungere qualche mestolo di latte. Versare il tutto nel latte restante e far cuocere( mescolando velocemente con la frusta ) il tempo necessario per addensare la crema( 1 minuto circa).
Lasciar raffreddare e riporre in frigo.
 ♣♣♣♣♣ 


Bagna alla Strega (io ho usato il Limoncello)
350 acqua
125 zucchero
100 liquore Strega
Lasciar bollire per cinque minuti lo sciroppo di acqua e zucchero, Raffreddare il tutto.
Aggiungere il liquore.
 
♣♣♣♣♣
Glassa alle fragoline
500 fragoline di bosco
250 zucchero a velo
10 pectina (facoltativa)
15 gelatina
poche gocce di limone 

Frullare le fragole con lo zucchero e la pectina, miscelare e portare ad ebollizione per 3 minuti. Aggiungere il succo di limone e cuocere per 30 secondi. Terminare con la gelatina ammollata in acqua e strizzata. Conservare in frigo. Assemblare la torta, tagliandola a metà, bagnandola con la bagna preparata precedentemente, e farcendola con la crema pasticcera, la glassa alle fragoline e fragoline di bosco intere. Riporre in frigorifero per farla "assestare" poi rivestirla completamente di glassa.


6 commenti:

  1. Che buona la tua torta e poi io amo le fragoleeee
    un bacione

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  2. Bellissimo il tour che hai descritto cara Rosa e buonissimo sicuramente lo sarà anche il dolce!!!
    complimenti!! ripasserò a trovarti ciao

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  3. Grazie, Salerno è la mia città. Anche se non vi vivo più da trenta anni. Grazie per avermici riportato. :)

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  4. @Teresa De Masi: era questo il mio intento.....il web serve anche a questo....a farci ritrovare frammenti della nostra vita :) grazie per essere passata da me!
    Rosa Maria

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  5. @Stefania: grazie Stefania....non potete immaginare come sono contenta che questa mia piccola idea sia piaciuta:)spero di risentirti presto
    Rosa Maria

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  6. Antonellina cara:) provala, e fammi sapere che ne pensi!
    a presto
    Rosa Maria

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