venerdì 9 marzo 2012

La fiera del Crocifisso: tra storia e leggenda......qualche ricetta!

 
“Se non hai medici appresso farai medico a te stesso con queste tre cose: anima lieta, dolce riposo e sobria dieta”
 
 
 
Secondo venerdì di marzo, seconda giornata dedicata alla Fiera del Crocifisso, secondo appuntamento leggendar-storico-culinario di Torte e dintorni!!!! Il post di oggi non posso non dedicarlo ad uno dei periodi di massimo splendore della mia città, il Medioevo,  periodo in cui Salerno conobbe una crescita culturale ed economica  notevole, tanto da godere di una cerata fama nel mondo di allora.  Una delle istituzioni più importanti che per molti versi ha contribuito ad accrescere la fama di Salerno fu la Schola Medica Salerni, la famosa Scuola Medica Salernitana, la prima e più importante istituzione medica d'Europa, considerata ancora oggi l'antesignana delle moderne università.
La leggenda
Le origini della cultura medica nel territorio salernitano si perdono nella notte dei tempi. La tradizione tuttavia lega la nascita della scuola all'evento narrato da una leggenda.
Si racconta che un pellegrino greco di nome Pontus si fermò nella città di Salerno e trovò rifugio per la notte sotto gli archi dell'antico acquedotto dell'Arce (il    Ponte dei Diavoli del post precedente). 
Scoppiò un temporale e un altro viandante malandato si riparò nello stesso luogo, si trattava del latino Salernus; costui era ferito e il greco, dapprima sospettoso, si avvicinò per osservare da vicino le medicazioni che il latino praticava alla sua ferita. 


Nel frattempo erano giunti altri due viandanti, l'ebreo Helinus e l'arabo Abdela. Anche essi si dimostrarono interessati alla ferita e alla fine si scoprì che tutti e quattro si occupavano di medicina. 
      Decisero allora di creare un sodalizio e di dare vita a una scuola dove le loro conoscenze potessero essere raccolte e divulgate.



La Storia. 
La scuola di Salerno raccoglieva effettivamente il meglio della tradizione latina, greca, araba ed ebrea in ambito medico, dimostrando uno spiccato ed emancipato senso cosmopolita. La fondazione della scuola sembrerebbe risalire al IX secolo. La città era collocata in una posizione geografica all'epoca cruciale nel Maditerraneo, crocevia di scambi economici e culturali e dotata di un clima notoriamente salubre. Questi fattori furono di fondamentale importanza nella caratterizzazione della Schola Salerni, atipica per quei tempi anche per la sua laicità e per una evoluta apertura alle donne: uno delle sue "medichesse" più famose fu Trotula de Ruggiero, ostetrica e levatrice, vissuta nella metà  dell'XI
Trotula De Ruggiero
sec. che scrisse De passionibus mulierum in, ante et post partum e un trattato di cosmesi De ornatu mulierum. I principi della Schola Salerni si fondavano sulle teorie umorali di Ippocrate (da quì il nome Hippocratica Civitas con cui è ancora conosciuta Salerno) e di Galeno. Inoltre all'esperienza clinica si aggiunse una vasta cultura erboristica e farmacologica grazie al contributo di Costantino l'Africano, che si dedicò per lungo tempo alla traduzione di testi dall'arabo e dal greco. L'approccio della medicina salernitana era complesso ed esaustivo (olistico) e si occupava di profilassi, alimentazione, attività fisica, luoghi climatici.....insomma di tutto quello che contribuiva a rendere sana la vita di una persona. Nella scuola venivano impartite lezioni di logica per tre anni e di medicina (chirurgia ed anatomia) per cinque anni. Inoltre era previsto un anno di tirocinio presso un medico anziano....proprio come oggi no?

                              
...............e dopo la storia, la ricetta:
 
"Tortìn' e' purp'e patate"
la tradizione rivisitata



Ingredienti per 8 tortini



Polipo freschissimo circa 1 kg
1 kg di patate
sale
pepe (facoltativo) 
0,5 dl  olio evo
1 limone
1-2 spicchi d'aglio
prezzemolo



Procedimento
Pulire il polipo, lavarlo e immergerlo in una pentola piena d'acqua. Portare a bollore, salare e cuocere il polipo fino a quando è tenero. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare nell'acqua di cottura.
A parte lessare le patate. Quando saranno cotte (infilando una forchetta con facilità nella patata) spegnere il fuoco e ritirarle dall'acqua. Ancora calde schiacciarle con lo schiacciapatate e raccoglierle in una insalatiera. Lasciare raffreddare.
Quando il polipo è freddo, privarlo di tutta la pelle (deve rimanere bianco) e tagliuzzarlo in piccolissimi pezzi. Unire il polipo tagliato alle patate schiacciate, salare e, se piace, pepare. Mischiare bene i due ingredienti e riempire dei pirottini di alluminio con il composto (ne dovrebbero uscire 8). Mettere in frigorifero a raffreddare.
Preparare una citronette con olio, succo di limone, aglio schiacciato, sale. Battere bene gli ingredienti con una forchetta finchè non saranno ben emulsionati.
Capovolgere i tortini su un vassoio e servire con la citronette a parte, da versare sopra.



.......semplice, veloce, gustosissima e attenta ai suggerimenti per 
"una sobria dieta!"

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