Mia madre diceva sempre "prima di chiamare amico qualcuno ci devi mangiare 20 kg di sale insieme!!!" E mai detto fu più calzante per voi, amici dell'Abbecedario. Perché noi, di sale, ne abbiamo mangiato tanto insieme da tre anni a questa parte! ma anche farina, zucchero, olio, pepe, spezie, salse, carni, pesci e frutta e verdura.......quanto abbiamo cucinato e quanto abbiamo mangiato attraverso questo schermo!! Talmente tanto che pur non conoscendoci di persona qualcosa lentamente, silenziosamente ha cominciato a crescere, senza invasioni di campo, con discrezione, a volte con circospezione, ma allo stesso tempo gettando delle basi piuttosto resistenti che ci hanno portati finalmente a guardarci negli occhi, ad abbracciarci, a ridere, scherzare e a parlare di noi come chi si conosce davvero da tanto tanto tempo.
I° Raduno della carovana dell' Abbecedario
Venerdì 17 ottobre 2014....inizia l'avventura. Sono partita con le valigie piene di piccole dolcezze da regalarvi, con le bandierine dell'Abbecedario ognuna con il vostro nome, preparate qualche giorno prima, e con l'allegria e la curiosità per quello che sarebbe successo sabato. La sera passata poi con Mena a porzionare e impacchettare i vostri regalini mi ha riportato indietro nel tempo :) la mia amica sorella avrebbe condiviso anche questo momento con me.....che cosa si vuole di più dalla vita? Ci siamo messe poi alla ricerca di un cestino dove sistemare i pacchetti imbandierati ed eccoli qui prima di partire per Piazza Maggiore, statua del Nettuno, lato B
Sabato 18 ottobre 2014....ci siamo. Finalmente i milioni di lettere dell'alfabeto battute su una tastiera si materializzano, diventano persone in carne ed ossa....molti visi conosciuti ma anche molti mai visti, solo immaginati, occhi che si sorridono, mani che si stringono, abbracci veri finalmente che profumano di buono, di vero! E le risate spontanee, le mille parole che impetuose escono dalle nostre bocche come a voler sottolineare "sono qui per davvero" nonostante un breve, brevissimo imbarazzo iniziale. E' bastato poco, davvero poco, perché ci sentissimo completamente a nostro agio l'uno con l'altro. Ed è stato bello, pieno di positività, genuino.
La breve passeggiata insieme per le strade di Bologna,
il pranzo con lo scambio dei piccoli regali che ognuno di noi ha pensato di donare all'altro
e lo shopping da "foodbloggerfanatiche" hanno reso questa giornata unica.
E avendo io capitolato di fronte agli stampini di savarin :) mi sono messa all'opera appena in possesso della mia cucina! Questi dolcetti sono stati fatti pensando a voi e al nostro primo incontro con la speranza che ce ne siano tanti altri ancora e ancora tutti insieme. A presto
Piccoli "Savarin" alla Rosa
Ingredienti per 8 dolcetti
Per la pasta genoise
2 uova
1 albume
60 gr di zucchero
90 gr di farina
15 gr di burro fuso e fatto raffreddare
Per la bagna al Maraschino
30 gr di zucchero
2 cucchiai pieni di Maraschino
2 cucchiai di acqua fredda
Per la farcitura
1 albume
200 cc di panna fresca
2 cucchiai di zucchero colmi
1 cucchiaino da tè di Maraschino
Gelatina di petali di rosa
(in mancanza una confettura a vostro gusto)
Per ornare petali di rosa brinati
Preparazione
Accendete il forno a 190°. Imburrate e infarinate 8 piccoli stampi da savarin. Preparate i petali di rosa brinati in questo modo. Pulite con un panno morbidissimo i petali scelti, spennellateli con un albume leggermente battuto con una forchetta, senza montarlo, e passate ogni petalo in una ciotola dove avrete messo dello zucchero. Sistemate i petali su un piatto senza sovrapporli e fateli asciugare in un luogo riparato. Preparate ora la pasta genoise. Mettete in una casseruola le uova, l'albume e lo zucchero e appoggiatela (come per il bagno-maria) su un tegame con acqua calda, posto su fuoco basso. Con il frullino montate le uova finché saranno spumose e giallo pallido pallido. Levate dal fuoco la casseruola e continuate a frullare le uova finché non saranno completamente raffreddate, ben montate e scenderanno dalle fruste come un nastro. A questo punto, utilizzando un cucchiaio di metallo, aggiungete la farina poco alla volta facendola cadere attraverso un setaccino e mescolando con attenzione e delicatezza. In ultimo aggiungete il burro fuso. Versate il composto negli stampini quasi fino all'orlo. Infornate per 10-15 minuti o finché la pasta non sia leggermente dorata e soda al tatto. Sfornate e delicatamente rovesciate i dolcetti su una grata per raffreddarli. Mentre raffreddano preparate la bagna, mettendo in una casseruola piccola lo zucchero il liquore e l'acqua. Far sciogliere su fuoco dolce molto bene lo zucchero e portare ad ebollizione. Far bollire a fuoco forte lo sciroppo per 1 minuto. Spegnere e mettere da parte. Preparate ora la crema montando insieme albume, zucchero panna e liquore finché non si formeranno dei fiocchi sodi.
Montaggio dei dolcetti: tagliate a metà ogni savarin, spennellate le due parti con lo sciroppo, stendete un velo di gelatina di rosa (o di confettura), con una siringa da dolci cospargete la base del savarin di fiocchi di panna, coprite con l'altra metà, e spolverizzate di zucchero a velo la superficie. Completate riempiendo il foro centrale con un altro ciuffo di panna e decorando con due petali di rosa brinata.
ma che meraviglia di post...sai che ho le lacrime agli occhi... hai espresso al meglio tutto quello che abbiamo vissuto e ...questo piccolo savarin , è come il nostro incontro: dolce, bellissimo e di soddisfazione! a presto, dobbiamo assolutamente rifare!!! un bacione grande!
RispondiEliminaGrazie Elena :) sono contenta che ti sei ritrovata nei miei pensieri. Un bacione e a presto
RispondiEliminaNon so se si è inserito il commento...
RispondiEliminano non si è inserito, con Google non funziona...te l'ho scritto su ABC! baci
RispondiEliminaun bacio grande!
RispondiEliminaLa ricetta è stupenda, il tuo post anche, ma non mi aspettavo nulla di meno da te!! Un abbraccio ed un bacione
RispondiEliminaStupendi i tuoi savarin... stupendo incontrarvi tutte! :)
RispondiElimina