sabato 22 luglio 2023

L di Latte condensato: Suspiro a la Limeña - Lima - Perù

Suspiro a la Limeña

Non poteva mancare, per questa tappa dedicata alla lettera L, anche un dolcino!!! Questa volta vi porto in Perù, a Lima per la precisione, per provare uno dei dolci tipici della pasticceria peruana il "Suspiro a la Limeña" o "Suspiro de Limeña".  Le origini di questo dolce vengono fatte risalire al XIX secolo e precisamente alla bravura  di Amparo Ayarez, moglie dello scrittore e poeta José Gálvez Barrenechea, che pare fosse una cuoca sopraffina. Il dolce fu nominato in questo modo dal poeta stesso che avendolo assaggiato e rimasto estasiato dalla sua dolcezza e cremosità, lo paragonò al "dolce e soave sospiro di una donna". Proprio da questo dolce, a base di "bianco mangiare" e meringa, deriva il nome "suspiros" che indica tutti i dolci a base di meringa.



Suspiro a la Limeña

Suspiro a la Limeña

Ingredienti per 5 persone
400 ml di Latte condensato
400 ml di panna fresca 
(in sostituzione del Latte evaporato)
5 tuorli d'uovo sbattuti
3 bianchi d'uovo
1 bicchiere di zucchero
1/4 di bicchiere di Porto (io Passito di Pantelleria)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
cannella macinata

Suspiro a la Limeña

Preparazione
Versare il latte condensato e la panna in una casseruola, aggiungete la vaniglia, e cuocete a fuoco medio per circa 1 ora sempre mescolando, finché il composto non avrà assunto lo spessore di una crema densa. A cottura ultimata togliete la pentola dal fuoco e aggiungete i tuorli d'uovo che avrete precedentemente sbattuti. Mescolate bene  e lasciate raffreddare la crema direttamente nelle coppette da gelato, riempendole per 3/4.
Una volta raffreddate ponete le coppette in frigorifero e dedicatevi alla preparazione della meringa.
Preparate prima uno sciroppo con il vino liquoroso scelto e lo zucchero. Lo sciroppo dovrà essere spesso e "filare". Mantenetelo ben caldo. Montate a neve i  bianchi d'uovo e versate a filo lo sciroppo senza smettere di montare con le fruste. Continuate così finché il composto non si sarà raffreddato e la meringa bella soda. Prelevate le coppette dal frigorifero e finite di riempirle con la meringa. Spolverizzate di cannella e tenete al fresco fino al momento di servirle.


Suspiro a la Limeña

giovedì 20 luglio 2023

L di Lambrusco: Lambrusco Cooler - Parma - Italia

Lambrusco Cooler

Eccoci al nostro consueto appuntamento con il "buon bere". La ricerca questa volta non è stata semplice perché trovare un ingrediente che sia un distillato o un liquore o altro, e che abbia come iniziale la lettera L non è stato facile. Mi sono allora ricordata di una chiacchierata tra amiche davanti ad uno Spritz, e al contenuto di questa chiacchierata: il Lambrusco Spritz!!! Non avevo idea che la Mixology contemplasse anche l'uso dei vini per dare vita a nuove creazioni e quindi, con il Lambrusco in testa, mi sono messa alla ricerca di qualche cocktail realizzato con questo vino. E immaginate la mia sorpresa quando ho addirittura scoperto che il Lambrusco è la base per diversi cocktail, alcuni stranieri come il "Wolf in Lambs Clothing" dell' Hot Tin Bar's di New Orleans, o il Lambrusco Spritz tutto italiano, o come il mio Lambrusco Cooler, tutto Emiliano!  poco alcolico e molto dissetante.
 
Lambrusco Cooler

Lambrusco Cooler

Ingredienti
Scorza di pompelmo rosa
2 cucchiaini di zucchero di canna bianco
5 cl di Lambrusco di Sorbara 
(io Lambrusco Otello Ceci)
5 cl di seltz
ghiaccio

Preparazione
Recuperate la scorza di pompelmo rosa, riducetela in piccoli pezzetti e nel tumbler di acciaio pestate la scorza con lo zucchero e un pochino di Lambrusco. Pestatela ben bene in modo da amalgamare gli olii essenziali dell'agrume con lo zucchero e il vino. Preparate un calice riempiendolo di ghiaccio. Versate una parte della scorza lavorata nel bicchiere, aggiungete il vino ben freddo, e terminate con il seltz. Mescolate con il "bar spoon" e decorate con una bella fetta di pompelmo rosa. 

Lambrusco Cooler



mercoledì 19 luglio 2023

L di Lievito (di birra): Pane Injera - Etiopia/Eritrea - Africa

 Pane Injera

Avendo scelto il Lievito (di birra) come ingrediente apripista per la lettera L della nostra raccolta, la prima ricetta scelta manco a dirlo è un pane, molto particolare in verità ma che ci è piaciuto assai assai. E' un pane africano tipico dell'Eritrea e dell'Etiopia , che si presta ad essere utilizzato per più cose: funge da "piatto" per contenere lo "zighinì" uno dei piatti tipici della cucina africana, è un cibo base dell'alimentazione quotidiana e spesso viene utilizzato come "posata" perché spezzettato serve a prendere altri cibi. Lo abbiamo provato omettendo lo "stufato africano" per orientarci verso una più fresca e semplice insalatina di pomodori, quella che spesso preparo per condire le "freselle" e l'abbinamento è stato vincente. Abitualmente per preparare l'Injera viene utilizzata la farina di Teff, prodotta da un cereale privo di glutine originario dell’Etiopia e dell’Eritrea, dove viene sfruttato sin dall’antichità per le sue proprietà benefiche e virtù curative. Il teff (Eragrostis tef) è molto conosciuto nel continente africano (soprattutto nel nord), dove appunto  si produce l’Injera, pane povero di carboidrati e ricco di proteine. Non avendola trovata ho seguito la ricetta trovata qui e il risultato è stato molto soddisfacente. E' assolutamente semplicissimo da preparare e può diventare una valida alternativa per tutti coloro che hanno problemi di celiachia o di diabete.

Pane Injera

Pane Injera

Ingredienti per 10 "pani"

125 gr di farina di mais
125 gr di farina 00
70 gr di farina integrale
3 gr di lievito di birra secco o 6 gr di lievito di birra fresco
250 cc di acqua tiepida
150 cc di acqua bollente
2 gr di bicarbonato di sodio

Per l' "insalatina di pomodori"
400 gr di pomodori qualità "ciliegino"
1 cetriolo sodo
4/5 peperoni "friggitielli"
1 spicchio d'aglio
olive nere 
basilico e origano a gusto
olio extra vergine d'oliva
sale


Preparazione
In una ciotola capiente versate le 3 farine e amalgamatele bene. Sciogliete nei 250 cc di acqua tiepida il lievito di birra (io ho usato quello fresco). Fate cadere a filo il liquido sulle farine, mescolate bene ed energicamente con una frusta sino ad avere una pastella corposa, morbida e omogenea. Coprite con la pellicola e lasciate fermentare per 2 giorni a temperatura ambiente
Passato questo tempo preparate l'acqua bollente e aggiungetela alla preparazione insieme al bicarbonato. Lavorate bene, il risultato dovrà essere simile ad una pastella per crepes. Coprite di nuovo con la pellicola e lasciate fermentare ancora per un'ora. Alla fine dovrete avere un composto pieno di bolle. 


A questo punto, per cuocere i vostri pani Injera, dovrete utilizzare un padellino antiaderente come quelli che si usano per preparare le crépes. Fate riscaldare ben bene la padella (deve essere rovente) versate dentro circa 70 gr di impasto e lasciate cuocere finché non vedrete la superficie riempirsi di bolle. A questo punto coprite con un coperchio di vetro e quando vedrete il vostro pane cambiare colore (circa 2 minuti) allora potrete levarlo perché sarà perfettamente cotto. Procedete in questo modo con tutto il composto e, alla fine, sigillate i vostri pani con la pellicola per evitare che secchino. Serviteli ricoperti di insalata di pomodori e, magari, anche con una fettina di Caciocavallo del Monaco. Il pranzo ideale, o cena se volete, per questi giorni di caldo torrido!!!

                                        Pane Injera


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