lunedì 9 agosto 2021

Polpette di zucchine, menta e pecorino


E' una corsa contro il tempo, ma voglio riuscire a consegnare alla Fattoria i piatti preparati prima che chiuda i battenti!!! Ho appena iniziato le mie ferie e già la fattoria chiude!!!! Ma non perdiamoci in chiacchiere, ecco il mio terzo contributo per la nostra tavola. Anche questa ricetta è adeguata per questa estate calda, è un ottimo secondo piatto e anche questo gustoso quel tanto che basta da  spingervi a prendere una polpettina dopo l'altra, proprio come le ciliegie!!! 

Polpette di zucchine, menta e pecorino


Ingredienti per 4
500 gr di zucchine
100 gr di pecorino romano
1 uovo
pane raffermo 100 gr
un bel rametto di menta
qualche foglia di basilico se piace
pan grattato q.b.
olio di semi di arachide
sale, pepe
Preparazione
Per prima cosa lavate bene le zucchine, asciugatele e grattugiatele con una grattugia a fori larghi. Raccoglietele in un colino posizionato su una insalatiera, salatele appena e copritele con un piatto su cui metterete un peso. Lasciatele così per un'oretta in modo tale che perdano una parte della loro acqua. Nel frattempo raccogliete il pane raffermo insieme agli aromi, menta e basilico, e al pecorino e in un mixer tritate tutto insieme. Mettete il composto da parte in una ciotola capiente, aggiungete le zucchine dopo averle strizzate per bene, l'uovo, pepe e sale se necessario (il pecorino è già molto sapido). Amalgamate bene con le mani e se il composto vi sembra o troppo asciutto o troppo morbido aggiungete o un goccio di latte o un po' di pan grattato. Formate delle polpettine, passatele  nel pan grattato (io ho provato a friggerle senza panatura per farle restare morbide, ma forse la prossima volta le passerò nel pan grattato) e friggetele in abbondante olio bollente fino a doratura. Scolatele su carta assorbene e servitele con una bella insalatina o anche con zucchine crude tagliate sottilissime e condite con un filo di olio, un pizzico di sale e una spruzzatina di aceto balsamico.


 

Crostini con uova strapazzate allo zafferano e salmone affumicato

 

Crostini con uova strapazzate allo zafferano e salmone affumicato

E dopo l'aperitivo ovviamente vi ho preparato un antipasto gustoso, veloce veloce e di sicuro effetto. La ricetta l'ho trovata qui  e penso che sulla tavola della nostra fattoria  ci starà proprio bene!!! L'ho gia preparato un paio di volte, anche come secondo piatto, e devo dire che ha riscosso molto successo.  Con il caldo che ci sta opprimendo vi assicuro che cucinare piatti semplici e che non richiedono l'uso del forno diventa assai piacevole.


Crostini con uova strapazzate allo zafferano e salmone affumicato

Crostini con uova strapazzate allo zafferano e salmone affumicato

Ingredienti per 4
8 fette di pane tipo ciabatta
150 gr di salmone affumicato a fette sottili
4 uova
30 gr di burro
2 cucchiai di panna fresca
zafferano 1 bustina 
erba cipollina
sale e pepe
Preparazione
Tostate le fette di pane sotto al grill per alcuni minuti fino a leggera doratura. In una ciotola, sbattete le uova con una forchetta quel tanto che basta a romperle. Tagliate il burro a dadini e unitelo al composto insieme al sale. In una ciotolina amalgamate la panna con lo zafferano in polvere. Versate il composto con le uova all'interno di una padella che posizionerete all'interno di un'altra casseruola contenente acqua calda. La cottura a bagnomaria, essendo più delicata, renderà il composto particolarmente morbido e cremoso. Aggiungete la panna allo zafferano al composto. Con un cucchiaio mescolate lentamente le uova fino a quando si saranno rapprese e cotte, senza mai essere asciutte. Trasferite il composto sulle fette di pane tostato. Aggiungete il salmone affumicato e qualche stelo di erba cipollina. Completate con pepe fresco di mulinello e servite subito.

Crostini con uova strapazzate allo zafferano e salmone affumicato

#fattoriaconsapevoleesolidale

domenica 8 agosto 2021

Americano Speziato

Americano speziato

Ultima, (ma sarà poi vero?) sezione dedicata alle spezie ed erbe aromatiche per la raccolta della Fattoria consapevole e solidale. Mi sono ridotta agli ultimi giorni perché il carico di lavoro pre-chiusura è impressionante, ma ce la faccio a consegnarvi le cose che ho preparato per voi. Anche stavolta mi piace iniziare con un drink di benvenuto che, devo dire, mi ha lasciata positivamente impressionata. Anche questo è un classico pre-dinner, nato come variante del Negroni classico,  poiché non richiede il gin nella preparazione. E' un cocktail per gli amanti del retrogusto amaro che, in questa versione speziata, viene bilanciato dagli aromi delle spezie. La versione IBA richiede bitter e vermouth rosso in parti uguali con aggiunta di seltz e fetta d'arancia. La versione che vi propongo l'ho scovata qui e ringrazio la sua creatrice Azzurra Detto per avermi indicato una nuova strada da percorrere 😀

Americano Speziato

Americano speziato

dose per 1
3 cl Bitter Campari
3 cl Vermouth Antica Formula Carpano (io Martini Rosso)
Soda
Le Spezie da utilizzare:
Pepe, Cannella, Cardamomo, Anice Stellato
Arancia Limone

Preparazione

In un mortaio mettete un pizzico di pepe, un pezzetto di stecca di cannella, 1 
bacca di cardamomo,1 anice stellato. Pestate le spezie e mettetele nel bicchiere dello shaker con il Bitter e il Vermouth. Lasciate in infusione per 5-6 minuti (io l'ho lasciato di più, circa 10 minuti) in modo tale da fare amalgamare gli aromi con l'alcool. Setacciate poi la miscela con un colino versandola direttamente nel bicchiere tumbler. Aggiungete ghiaccio, soda, una spruzzata d'arancia, la scorza di un limone e servite ornando come preferite (io ho usato stecca di cannella, fetta d'arancia, anice stellato)
Cheers!!!
Americano speziato



giovedì 8 luglio 2021

Bavarese di Ciliegie



Bavarese di Ciliegie

Adoro i dolci al cucchiaio, ma penso di avervelo già detto, e quindi per il dessert a base di frutta ho preparato una bavarese alla ciliegia utilizzando le ciliegie di Bracigliano, cultivar Spernocchia, dai frutti grandi e dolci. E' una produzione locale che ha da poco ricevuto la denominazione IGP «Ciliegia di Bracigliano» e che viene coltivata solo in alcune zone della provincia di Salerno e di Avellino. E' il mio ultimo contributo per la raccolta dedicata alla frutta fresca da mettere sulla tavola della nostra Fattoria


Bavarese di Ciliegie

Bavarese di Ciliegie

Ingredienti 

450 gr. di ciliegie
90 gr di zucchero
4/5 tuorli d'uovo (circa 80 gr.)
200 cc. di panna fresca
200 cc. di latte
1 bicchierino di Cointreau 
Succo di 1/2 limone
1 baccello di vaniglia
12 gr. di gelatina in fogli (colla di pesce)
per la coulisse di Ciliegie
100 gr di ciliegie
30/40 gr di zucchero
succo di 1/2 limone
Cointreau 2/3 cucchiai

Preparazione
Ammollate i fogli di gelatina in acqua fredda per almeno 10 minuti. In un pentolino versate il latte con i semi e il baccello di vaniglia e portate a bollore. In un pentolino versate i tuorli d'uovo e lo zucchero, mescolate in modo da amalgamare bene il tutto e aggiungete il latte caldo filtrato da un colino, in modo da eliminare semini e baccello. Amalgamate bene i tuorli d'uovo con il latte, rimettete sul fuoco e, sempre girando, portate il composto ad una temperatura di 82°. Ritirate dal fuoco la crema e aggiungete la gelatina ben strizzata. Filtrate di nuovo la crema in una ciotola di vetro sistemata in una più grande contenente acqua fredda e ghiaccio. Dedicatevi ora alla ciliegie!  Snocciolatele e mettetele nel bicchiere del frullatore con il succo di limone ed il Cointreau. Frullate bene e passate il composto ad un setaccio in modo da eliminare i residui di buccia. Tenete da parte. Versate la panna in un contenitore ben freddo, montatela a neve dura aggiungendo un paio di  cucchiai di zucchero.  Aggiungete la panna alla crema raffreddata ed in ultimo il succo di ciliegie filtrato. Amalgamate bene e versate in pirottini di alluminio (io "usa e getta" e con questa dose ho realizzato 12 bavaresi monoporzione....avevo un pranzo da concludere!!!). Mettete le bavaresi in frigorifero per almeno 6 ore (potete prepararle anche il giorno prima). Preparate la coulisse di ciliegie. Snocciolate le ciliegie tagliatele a metà e mettetele in un pentolino col limone, lo zucchero ed il Cointreau. Fate cuocere dolcemente finché le ciliegie non rilasciano il loro succo. Scolate le ciliegie e tenetele da parte, versate il succo in una ciotolina. Al momento di servire, sformate le  bavaresi e decorate con le ciliegie ed il succo tenuto da parte.

Bavarese di Ciliegie

#fattoriaconsapevoleesolidale

mercoledì 7 luglio 2021

Pollo con Albicocche



Pollo con Albicocche

Ad un secondo con la frutta fresca, specie se frutta di questa stagione, non ci avevo mai pensato. Ma per la serie "mai dire mai!" mi sono buttata! E ispirata da alcune ricette recuperate su internet, ne ho scelta una  e rielaborata a modo mio. Per la tavola della Fattoria ho realizzato questo pollo con albicocche, che di questi periodi nelle nostre zone sono abbondanti e particolarmente saporite. Ho utilizzato una varietà conosciuta come Vesuviana o Crisommole (termine dialettale) varietà molto dolce e profumata, e per noi che abitiamo non molto lontani dal Vesuvio anche facili da recuperare. Ho abbinato il dolce del frutto al gusto piccante dello zenzero, che abitualmente abbino all'arancia. Il risultato è un piatto gustoso ma al tempo stesso delicato, fresco quel tanto che basta da renderlo particolarmente gradito di questi tempi.

Pollo con Albicocche

Pollo con Albicocche

Ingredienti
fusi di pollo 6
30 gr di zenzero fresco
9 albicocche 
1 spicchio d'aglio,1 scalogno
Erbe di Provenza, 1 cucchiaio di zucchero di canna scuro
Olio extravergine di oliva q.b.
sale, pepe
birra chiara 2 bicchieri.

Preparazione.
Eliminate la pelle dei fusi di pollo, infarinateli e rosolateli in un tegame con olio evo. Quando avranno raggiunto un colore dorato, salate e pepate a gusto e bagnate con la birra, conservandone un mezzo bicchiere. Lasciate cuocere per circa 30 minuti a fuoco dolce, o più se necessario, finché non sentirete il pollo cotto. Spegnete e mettete da parte. Procedete con la preparazione del condimento. Lavate bene le albicocche, apritele a metà ed eliminate il nocciolo. Tenete da parte. In un tegame capiente fate un bel giro di olio evo, aggiungete lo zenzero precedentemente tritato con aglio, scalogno e erbe di Provenza. Mettete questo composto a rosolare nell'olio, aggiungete le albicocche tagliate a metà e lasciate cuocere dolcemente, facendo appassire i frutti ma non spappolare. Aggiungete lo zucchero e lasciate andare. Bagnate appena con la birra, fate evaporare e aggiungete al condimento il pollo precedentemente cotto. Fate insaporire per circa 15 minuti. Spegnete e servite i fusi accompagnati dal condimento e dalla frutta. 

Pollo con Albicocche

                                   #fattoriaconsapevoleesolidale

martedì 6 luglio 2021

Cocktail all'Anguria

Cocktail all'Anguria

Per una raccolta dedicata alla frutta fresca non poteva mancare un bel cocktail, possibilmente fresco e dissetante visto il caldo di questi giorni! Ho pensato allora che, sulla tavola della nostra Fattoria, sarebbe stato gradito un bel cocktail da offrire agli ospiti o da gustare in buona compagnia! Un cocktail semplice da preparare, anche con un po' di anticipo, dove l'Anguria è la protagonista assoluta! Spero vi piaccia e spero che brinderete alla mia salute! Prosit!

Cocktail all'Anguria

Cocktail all'Anguria

Ingredienti per 6
400 gr di polpa di anguria privata dei semi
4 lime
foglie di menta
zucchero di canna 30 gr
400 cc di spumante brut Glera Brut Millesimato Montagner
70 cc di Bombay Sapphire London Dry Gin 
50 cc di succo di lime
Palline di polpa di anguria congelate, foglie di menta, fettine di lime

Preparazione
Iniziate preparando con l'apposito attrezzo delle palline di anguria che disporrete su un piatto in congelatore. Frullate la polpa e versatela in una caraffa utilizzando un colino. Aggiungete il Gin ed il succo di Lime. Mescolate, coprite e ponete in frigorifero sino al momento di servire. In ogni bicchiere da long drink mettete un cucchiaino di zucchero di canna, un paio di foglioline di menta e scorza grattugiata di Lime. Mescolate con un cucchiaino. Preparate degli spiedini con foglioline di menta, pallina di anguria e fettina di lime. Al momento di servire versate nella caraffa con il succo d'anguria lo spumante ben freddo, mescolate e versate nei bicchieri. Aggiungete le palline di anguria congelate, gli spiedini, una bella cannuccia colorata e gustate il vostro cocktail!

Cocktail all'Anguria

 

#fattoriaconsapevoleesolidale

martedì 29 giugno 2021

Risotto con Melone, Rucola e Gorgonzola

Risotto con Melone, Rucola e Gorgonzola

Dopo aver mancato l'appuntamento con la raccolta della Fattoria dedicata ai Semi Oleosi (a proposito guardate un po' qui che cosa hanno combinato le mie care amiche contadine!!!) ho riorganizzato un po' i ritmi di lavoro per non mancare la raccolta dedicata alla frutta fresca. In questo periodo infatti la frutta la fa da padrone e io vorrei iniziare proponendovi questa ricetta che ho trovato qui e che mi ha molto intrigata. E visto che io amo moltissimo il risotto in tutte le sue declinazioni, non ho resistito e l'ho preparato. Gustoso, fresco e nuovo! Da provare (per il prossimo spero di trovare un melone cantalupo più profumato!!!) 

 Risotto melone, rucola e gorgonzola

Risotto con Melone, Rucola e Gorgonzola

Ingredienti
360 gr di riso Carnaroli
400 gr di polpa di melone varietà Cantalupo già pulita
100 gr di gorgonzola (io piccante)
1 scalogno
vino bianco secco 1/2 bicchiere
olio extravergine di oliva q.b.
pepe nero q.b.
un mazzetto di rucola fresca
1 lt o più di brodo vegetale

Preparazione
Iniziate tagliando la polpa di melone a cubetti e mettendola da parte. Pulite lo scalogno, tritatelo finemente e fatelo rosolare in un tegame con l'olio e una piccola noce di burro. Lasciatelo cuocere per 8-10 minuti bagnandolo con un poco d'acqua per evitare che bruci. Unite la metà della polpa di melone e lasciate insaporire per qualche minuto. Aggiungete il riso e lasciatelo tostare alcuni minuti sempre mescolando. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare l'alcool a fiamma vivace, poi abbassate la fiamma e cominciate ad aggiungere il brodo caldo sempre mescolando. A metà cottura aggiungete l'altra metà dei cubetti di melone. Proseguite come per gli altri risotti aggiungendo brodo sino ad assorbimento e sempre mescolando. A fine cottura spegnere la fiamma, aggiungere il gorgonzola a pezzetti mantecando bene il risotto ed, in ultimo, la rucola spezzettata. Servire decorando il piatto con palline di melone e foglie di rucola.

Risotto con Melone, Rucola e Gorgonzola





lunedì 19 aprile 2021

Cappelletti al cacao con crema di patate e funghi

Cappelletti al cacao con crema di patate e funghi
 
La cucina, come sappiamo tutti, è fonte di creatività e sperimentazione. Ovviamente molto è stato già fatto e probabilmente anche l'abbinamento che vi propongo oggi avrà visto altri natali. Ma per me è davvero una novità la pasta al cacao, e visto che per il mese in corso in fattoria presenteremo menù dove gli alimenti protagonisti sono il caffè e il cacao, ho pensato di realizzare questi cappelletti (sono un po' più grandi delle classiche orecchiette e sono fatti utilizzando solo le dita e non il coltello come viene fatto in genere per la lavorazione delle orecchiette pugliesi). Ho girovagato per vari siti e ho visto che la pasta al cacao è abbastanza conosciuta e gli abbinamenti proposti sono anche insoliti (come ilragu' di pesce o con salmone). Io ho pensato, non volendomi arrischiare in un territorio sconosciuto, di condire il piatto con una crema di patate (una "parmentier" più densa della classica zuppa, già utilizzata qui sempre per una sperimentazione) e funghi porcini secchi. Il risultato è stato un primo dal gusto delicato, piacevole e decisamente diverso. La prossima volta proverò ad accompagnare questo tipo di pasta con un condimento dal gusto più deciso (un bel ragù di maiale, magari! in modo da bilanciare meglio l'aroma dal cacao che è decisamente "di presenza"). In ogni caso, W le sperimentazioni e spazio alla fantasia!!!

Cappelletti al cacao con crema di patate e funghiCappelletti al cacao con crema di patate e funghi
Ingredienti per 4 persone
per la pasta al cacao
400 gr di semola rimacinata di grano duro Senatore Cappelli
30 gr di cacao amaro
acqua q.b.
1 uovo, 1/2 cucchiaio d'olio evo
Per il condimento
400 gr. di patate tagliate a tocchetti piccoli
2 scalogni
olio evo
250 cc di latte
brodo vegetale 1/2 lt
acqua di macerazione dei funghi
50 gr di funghi porcini secchi
sale, pepe e pecorino romano
Preparazione
Iniziate con la preparazione dei cappelletti. Sulla spianatoia fate la conca con la semola, aggiungete l'uovo e l'olio e, dopo aver sciolto il cacao in 150 cc di acqua calda, iniziate ad impastare utilizzando il cacao sciolto. Mescolate e potrà essere necessario aggiungere altra acqua. Lavorate sino ad avere un panetto liscio ed elastico che lascerete riposare, coperto da un panno appena umido o avvolto in pellicola, per circa mezz'ora. Preparate i cappelletti tagliando dei pezzi di pasta, lavorandoli a cilindro e tagliando piccoli pezzetti di circa 1 cm. Fate pressione con il pollice nel centro del piccolo pezzetto di pasta e date un piccolo giro. Avrete una forma concava che rivolterete sul dito medio o sempre sul pollice (così li faceva mia zia Wanda) dandogli la forma di un cappelletto. Procedete con questo esercizio Zen sino alla fine. Coprite con un panno e dedicatevi al condimento. Tagliate i funghi a pezzetti e metteteli a macerare in acqua bollente (una tazza di circa 250 cc.), fate appassire in un tegame capiente gli scalogni in 4 cucchiai d'olio d'evo, aggiungete le patate e rigiratele  nell'olio in modo da ricoprirle tutte. Fate andare per qualche minuto facendo attenzione a non farle attaccare al fondo della padella. A questo punto aggiungete il latte e il brodo vegetale e fate cuocere a fuoco dolce. A metà cottura aggiungete anche l'acqua dei funghi, aggiustate di sale e pepe. Quando vedrete le patate sfaldarsi con un frullatore a immersione riducetele in crema (dovrà essere liscissima e se necessario aggiungete un po' di brodo se rimasto, o acqua bollente). In un padellino fate riscaldare un filo d'olio evo con 1/2 spicchio d'aglio e quando è dorato levatelo e gettate dentro i funghi. Fateli saltare finché non saranno quasi croccanti.
Condite le orecchiette, dopo averle cotte in abbondante acqua salata, con la crema di patate, i funghi croccanti e una buona spolverata di pecorino romano.

Cappelletti al cacao con crema di patate e funghi

Questa ricetta va sulla tavola della #fattoriaconsapevoleesolidale

#fattoriaconsapevoleesolidale


mercoledì 14 aprile 2021

"Caffè Sport" il liquore di caffè




Liquore di Caffè


Il "Caffè Sport" è una delle ricette che si preparavano a casa Tenore, sempre grazie alle mani abili di nonna Rosa (di lei vi ho parlato qui). Purtroppo sono alla ricerca della sua ricetta che penso sia custodita dall'ultima della stirpe ancora viva, mia zia Nelly, nonché ultima depositaria dei segreti culinari di casa Tenore. In attesa della sua, condivido sulla tavola della #fattoriaconsapevoleesolidale questa versione che faccio da un po' di tempo, trovata in un libro  di pasticceria che ho in casa, ma più aromatica per la presenza della vaniglia, aroma suggerito da un'altra ricetta recuperata girovagando sul web, e che è molto simile. Inizio con questo liquore perché la fattoria per tutto il periodo che va dall'11 aprile al 10 maggio ospita una sezione tutta dedicata al caffè ed al cacao!!!! Provate un po' ad immaginare cosa saremo capaci di preparare noi contadini!!!!!


Caffè Sport
Liquore di Caffè

Ingredienti
250 gr di buon caffè tostato e macinato fresco (io uso Arabica)
1 lt di alcool a 95°
1 bacca di vaniglia
1 kg di zucchero
1 lt di acqua
Preparazione
Mettere la polvere di caffè in un boccaccio di vetro capiente, versare sopra il litro di acqua bollente e aggiungere anche lo zucchero. Chiudere per bene per non disperdere l'aroma del caffè e lasciare in infusione 24 ore. Passato questo tempo aggiungere alla preparazione l'alcool e la vaniglia. Richiudere e mettere a riposare in un luogo buio per 10 giorni, avendo cura di agitare il boccaccio 2 volte al giorno. Dopo i 10 giorni di riposo imbottigliare, filtrando il liquore attraverso un colino rivestito di garza. Gustatelo non prima di 1 mese, per dare tempo agli aromi di amalgamarsi.

Liquore di Caffè


#fattoriaconsapevoleesolidale

Fonti:
"Pasticceria . Il Piacere del Dolce fatto in Casa" AA.VV.
  Emme Edizioni - 1994 Napoli

venerdì 9 aprile 2021

Leche Frita

Leche frita

"Last but not least", il mio terzo contributo  per la sezione dedicata al latte e ai suoi derivati è una dolce che esce dai confini nazionali per affondare le sue radici in Spagna, probabilmente nella provincia di Palencia nel nord della penisola iberica. Come moltissime ricette tradizionali, elaborazioni della stessa ricetta si possono ritrovare nel nostro paese (Sicilia, Emilia Romagna, Veneto), o in Sud America (Argentina, Uruguay ma anche Brasile) portate in dono dalle dominazioni spagnole durante il corso degli anni. E' un dolce semplice e delizioso da offrire alla
raccolta della nostra fattoria e spero sia gradito a quanti vorranno assaggiarlo.

Leche Frita
Leche frita

Ingredienti
1 lt di latte
la scorza di un limone bio 
1 stecca di cannella
200 gr di zucchero
4 tuorli d'uovo
100 gr di maizena
Per la panatura: farina e 2 uova, olio di semi di arachide per la frittura
Zucchero e cannella in polvere (a gusto) per la finitura

Leche frita

Preparazione
Versate 900ml di latte in un pentolino e aggiungete la stecca di cannella e la scorza di limone. Quindi portate a bollore e lasciate gli ingredienti in infusione a fuoco spento. Sbattete i tuorli con lo zucchero fino a quando il composto si schiarisce e diventa cremoso. In una ciotola a parte mescolate la maizena con il latte rimasto, poi incorporate il composto che avete preparato precedentemente. Adesso togliete dal latte la stecca di cannella e la scorza di limone. Poi versate il latte, poco alla volta, nel composto precedente. Rimettete il tutto in un pentolino, a fuoco medio, e mescolate fino a quando il composto si addensa. (circa 5 minuti)Ricoprite il fondo di una teglia da forno con la pellicola, poi versate la crema. Ora coprite la teglia con la pellicola per evitare che si formino croste e mettetela in frigo per qualche ora.
Panatura: sformate la crema (che dovrebbe essersi solidificata) e tagliatela a cubi. Impanate ogni cubo nella farina, poi intingeteli nelle uova sbattute. Riscaldate l'olio per la frittura in una padella e disponetevi qualche cubo di crema. Cuocete tutti i lati fino a quando non risultano ben dorati, poi adagiateli sulla carta assorbente
Rifinitura: per finire, mescolate in una ciotola la cannella in polvere e 50 gr di zucchero e utilizzate questo composto per impanare ogni cubo di crema fritto prima di servirlo.

Leche frita

La ricetta è per la raccolta della #FattoriaConsapevoleeSolidale

#FattoriaConsapevoleeSolidale



 

sabato 27 marzo 2021

Purpett' r' r'cotta r'pecura (polpette di ricotta di pecora)

polpette di ricotta di pecora


Un piatto della tradizione contadina dell'alto Cilento (Valle dell'Angelo, Laurino, Piaggine etc) è il mio contributo per la tavola della fattoria. La ricetta fa parte di una raccolta di ricette tradizionali recuperate nella provincia di Salerno percorrendo i 158 comuni che la compongono. Il progetto, nato prima come programma televisivo, è diventato in seguito una pubblicazione che raccoglie testimonianze, ricette e un insieme di filmati che testimoniano il grande lavoro di recupero di un patrimonio gastronomico e culturale di un territorio bello e interessante. Ho scelto questa ricetta perché il Cilento è un territorio al quale sono legata da quando sono nata. Cilentana era la tata di mio padre che, trasferitasi a casa dei miei nonni da ragazza, è diventata per lui una seconda mamma e per noi un'altra nonna. Anche se lei era originaria del Cilento marinaro (Marina di Camerota), nella sua cucina si potevano gustare queste polpette, arricchite di formaggio. Io vi offro la versione "montanara" della ricetta ma entrambe richiedono rigorosamente la ricotta di pecora. Come tutte le ricette della cucina povera della nostra tradizione pochi sono gli ingredienti necessari, ma tutti  di ottima qualità. 

Purpett' r' r'cotta r'pecura *(polpette di ricotta di pecora)

polpette di ricotta di pecora
*)  ricetta tratta dal volume "158Comuni258Ricette358Filmati - Salerno una Provincia da Gustare" 
di Enzo Landolfi - PrintartEdizioni

Ingredienti per 4 persone
400 gr di ricotta di pecora freschissima
100 gr di mollica di pane raffermo
1 uovo intero
5 ciuffetti di prezzemolo
qualche fogliolina di borragine sbollentate e tritate (io no)
sale, pepe 
200 gr di semola rimacinata per l'infarinatura delle polpette
olio extravergine di oliva per friggere

Ingredienti per il sugo di pomodorini:
4 cucchiai da tavola di olio extravergine di oliva
1 cipolla ramata
1 gambo di sedano
150 gr di pomodorini di collina freschi
500 gr di passata di pomodoro
basilico fresco

polpette di ricotta di pecora

Preparazione
Per prima cosa fate scolare la ricotta per una giornata per eliminare tutto il siero.
In una terrina amalgamate la ricotta con l'uovo, la mollica di pane, il trito di prezzemolo e borragine (se l'avete), sale e pepe. Fate riposare l'impasto per una mezz'ora affinché si amalgamino gli ingredienti. Formate poi delle polpette di medie dimensioni che verranno passate prima nella semola e poi fritte in abbondante olio extravergine di oliva. Appena salgono in superficie levatele dall'olio e fatele asciugare per bene su carta da cucina e lasciatele raffreddare. Nel frattempo preparate il sugo. In una padella a bordo alto versare l'olio, la cipolla tagliata a rondelle e il sedano a tocchetti. Far imbiondire per qualche minuto quindi versale la passata di pomodoro e far cuocere per 15 minuti. Aggiungere successivamente i pomodorini e mezzo bicchiere d'acqua, salare e continuare la cotture per altri 10 minuti. A questo punto affogare le polpette nel sugo a fiamma bassa per qualche minuto e aromatizzare con foglioline di basilico fresco.

polpette di ricotta di pecora

La ricetta è per la raccolta della #FattoriaConsapevoleeSolidale

#fattoriaconsapevoleesolidale


domenica 21 marzo 2021

Panna cotta al caffè



Questo mese, in fattoria, ci dedichiamo al latte e ai suoi derivati. E come per i cereali prima e per i legumi dopo, noi contadinotte ci divertiremo ad arricchire la tavola con tante ricette che spero troverete interessanti ed invitanti. Potete trovarle tutte qui e se per caso vi piacerebbe partecipare potete trovare il regolamento qui. Com'è mia abitudine mi piace iniziare offrendovi un dolcetto, semplice semplice, ma molto gustoso. Chi mi conosce sa che amo particolarmente i dolci al cucchiaio e questo che ho preparato fa parte della categoria.
Vi do il benvenuto con la mia 

Panna cotta al caffè


Ingredienti per 6 monoporzioni
500 cc di panna fresca
150 cc di caffè forte
50 cc di buon liquore al caffè
100 gr di zucchero
6 fogli di gelatina alimentare (colla di pesce)
mezzo baccello di vaniglia

Per la salsa di copertura
100 gr di cioccolato fondente
80 cc. di caffè forte
20 cc di liquore al caffè

Preparazione
Prima di iniziare mettete i fogli di gelatina in acqua fredda e lasciateli per almeno 10-15 minuti. In un pentolino unite la panna con lo zucchero e i semini del baccello di vaniglia, che avrete inciso a metà a prelevato facendo scorrere la lama di un coltellino. Aggiungete anche il baccello (servirà a profumare ancor più intensamente la panna). Appena la panna inizia a fremere con un leggero bollore, spegnete e aggiungete la gelatina strizzata per benino. Mescolate e filtrate il composto in una ciotola. Aggiungete a questo punto il caffè caldo ed il liquore. Mescolate di nuovo e versate il composto in stampini monodose (vanno benissimo anche quelli di alluminio usa e getta). Riempiteli e lasciateli raffreddare a temperatura ambiente. Sistemateli poi in frigorifero e lasciateli a rassodare per almeno 5-6 ore (meglio una notte intera).  Per preparare la salsa fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria e una volta sciolto aggiungete il caffè bollente ed il liquore. Potete ammorbidire il gusto intenso della salsa aggiungendo un po' di panna (anche il latte va bene) sempre calda. Servite la vostra panna cotta con la salsa di cioccolato e caffé e, se come me amate le decorazioni, sbizzarritevi, come ho fatto io, creando piccoli gioielli di caramello ambrato che renderanno prezioso questo dolce assolutamente semplicissimo, facendovi fare un figurone!


Questa ricetta va dritta dritta sulla tavola della #fattoriaconsapevoleesolidale

#fattoriaconsapevoleesolidale


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