domenica 26 marzo 2023

D come Datteri: Ma'mul - Medio Oriente (Libano, Siria, Giordania, Palestina)

Ma'mul - Dolcetti ai Datteri

Ricercando idee e ingredienti per la nostra raccolta mi sono lasciata rapire dalla curiosità per questi dolcetti mediorientali i Ma'mul o Ma'amul, che racchiudono un cuore di crema di datteri in uno scrigno di pasta frolla croccante. La storia di questi biscottini è legata alle tradizioni religiose di quei paesi, infatti sono speso realizzati qualche giorno prima della festa che chiude il periodo di digiuno del mese lunare di Ramadan e vengono serviti con caffè e cioccolato. I Ma'mul sono però molto utilizzati anche dai cristiani e dagli ortodossi che usano consumarli prima della Quaresima, o a Pasqua e per l'Epifania, e dagli ebrei siriani, libanesi ed egiziani, che li preparano per le festività legate alle loro tradizioni come il Capodanno civile o la Festa delle Luci. Il ripieno è generalmente preparato con i datteri, ai quali può essere aggiunta altra frutta secca, o può essere preparato anche con fichi secchi, pistacchi, noci, e spesso la farina viene mescolata con semola di grano duro. Questi dolcetti vengono realizzati utilizzando un particolare stampo che imprime delle decorazioni, io non avendolo, ho fatto tutto a mano rimestando nella mia "cassetta degli attrezzi" e il risultato non è troppo deludente! 
Questa è la ricetta che ho realizzato per voi, solo con datteri e farina, senza semola.



Ma'mul
Dolcetti ai Datteri
Ma'mul - Dolcetti ai Datteri

Ingredienti
250 gr di farina00
30 ml acqua
30 ml di latte
125 gr di burro
250 gr di datteri
1 cucchiaio di acqua di rose o fiori d'arancio
20 gr di zucchero semolato
zucchero a velo q.b.
Ma'mul - Dolcetti ai Datteri
Preparazione
Iniziate preparando la frolla. Versate la farina su un piano di lavoro, aggiungete il burro tagliato a pezzetti piccoli e mischiatelo, sfregando con le dita, alla farina. Quando il composto è granuloso fate la conca e versate dentro il latte e l'acqua e iniziate a lavorare la pasta finché non avrete un panetto liscio e compatto. Avvolgetelo nella pellicola alimentare e mettetelo a riposare in frigorifero. Nel frattempo preparate la crema di datteri. Lavate i datteri e asciugateli, privateli dei noccioli e tritateli fini. Metteteli in una casseruola con l'acqua di rose (io ho utilizzato l'acqua di fiori d'arancio) e 20 gr di zucchero. Accendete il fuoco mantenendolo basso, e iniziate a lavorare i datteri girando sempre e avendo cura di disfarli, io ho avuto bisogno di aggiungere qualche cucchiaio di acqua per farli disfare senza rischiare di bruciarli. Quando li vedrete ridotti ad una crema spessa, spegnete e fate raffreddare.
Prelevate la frolla dal frigorifero e iniziate la lavorazione dei vostri Ma'mul. Dal panetto prelevate una parte di pasta (io ho preparato delle palline di circa 25 gr di peso) stendetela con il mattarello e adagiate al centro una pallina di pasta di datteri. Chiudete, dategli la forma di una palla, shiacciatela leggermente sul piano di lavoro e procedete a decorare come più vi piace. Sistemate i vostri dolcetti su una placca da forno rivestita di carta forno e infornateli a 180° per circa 30 minuti, o finché non siano leggermente dorati. Fateli raffreddare e poi cospargeteli di zucchero a velo. Ottimi con il tè, ma anche con caffè o cioccolato.

Ma'mul - Dolcetti ai Datteri






martedì 21 marzo 2023

D come Dolcetto d'Alba: Risotto al Dolcetto d'Alba - Piemonte - Italia

Risotto al Dolcetto d'Alba

La lettera D non è generosa nel fornirci ingredienti da utilizzare per la nostra raccolta, ma come si dice dalle mie parti, "ce la combattiamo fino in fondo!" e per questo giro ho scelto di iniziare  con un risotto della tradizione piemontese che utilizza il Dolcetto d'Alba come ingrediente "principe".  Il piatto è semplice e veloce da preparare ma ricercato e di grande effetto nel risultato, a patto che vengano utilizzati ingredienti di ottima qualità. E' possibile prepararlo sia con brodo vegetale che di carne. La versione realizzata prevede l'uso di brodo vegetale, una cottura lenta e mantecatura finale con burro di centrifuga di ottima qualità e Parmigiano Reggiano grattugiato. A voi la ricetta del Risotto al Dolcetto d'Alba

Risotto al Dolcetto d'Alba

Risotto al Dolcetto d'Alba

Ingredienti per 4
400 gr di ottimo riso varietà Carnaroli
1 bicchiere e 1/2 di vino Dolcetto d'Alba DOCG
burro di centrifuga
Parmigiano Reggiano grattugiato
2 carote
1 cipolla
1 gambo di sedano
1 patata piccola
1 pomodorino pachino
sale
 olio extravergine di oliva

Preparazione
Iniziate preparando il brodo vegetale con le verdure pulite, un po' di sale, un filo d'olio e acqua a sufficienza (io in genere ne metto un paio di litri). Fate bollire per almeno 45 minuti/1 ora finché le verdure non risultino tenere. Filtrate il brodo e mantenetelo al caldo,  e conservate le verdure per altre preparazioni (io le uso nelle insalate o semplicemente come contorno).
Passate ora a preparare il risotto. In un tegame a fondo spesso fate rosolare 1/2 cipolla con 40 gr di burro e un paio di cucchiai d'olio. Quando la cipolla è appassita ma non colorata aggiungete il riso e fatelo tostare sempre mescolando. Aggiungete quindi il vino a fuoco vivo (io ho usato un Dolcetto d'Alba Madonna del Dono 2021 Cantine Marchesi di Barolo), mescolando bene in modo da far insaporire il riso e fate sfumare.  Continuate la cottura aggiungendo il brodo vegetale poco alla volta, sempre mescolando, finché il riso non arriva a cottura. Quando il riso è cotto spegnete il fuoco e aggiungete il burro e il Parmigiano Reggiano grattugiato a gusto (io vado un po' ad occhio) mescolate per mantecare e coprite per qualche minuto. Servite il vostro risotto subito. 
p.s. E' buonissimo!

Risotto al Dolcetto d'Alba

martedì 14 marzo 2023

C come Cointreau: White Lady - Parigi - Francia

White Lady

Devo dire che questa nuova avventura mi sta piacendo moltissimo, anche perché ho ripreso una mia vecchia passione quella per la Mixology, e quindi, se mi riesce, spero di regalarvi per ogni lettera dell'alfabeto qualche piccola delizia! Il White Lady è un cocktail ufficiale dell'IBA, e appartiene alla famigli dei "Sour" ossia cocktail formati da una base di distillato, in questo caso Gin, succo di limone (o di lime) e un dolcificante (liquore come il Cointreau in questo caso, il Triple Sec o anche succhi). La tecnica utilizzata è quella del Shake & Strain. Anche le origini di questo cocktail sono oggetto di contesa: la Francia vuole che sia stato creato in onore dell'opera La Dame invisible di François-Adrien Boieldieu; gli Stati Uniti ritengono che il cocktail fu dedicato a Ella Fitzgerald che con abito bianco cantava Sophisticated lady. La storia più attendibile racconta che sia stato inventato Parigi nel 1919, nell'Harry's Bar, da Harry MacElhone, lo stesso inventore del Sidecar e dell'Alexander. Lo preparò per una donna dal vestito bianco che entrò nel bar ed ebbe un malore: lui miscelò questi tre ingredienti e la donna dopo un attimo si riprese. Da questa storia nasce il nome White Lady.

White Lady
White Lady

Ingredienti
4 cl di Gin 
(io ho usato il Tanqueray London Dry Gin)
3 cl di Cointreau o Çuracao Triple Sec
2 cl di succo di limone fresco


Preparazione
Prendere una coppetta da cocktail e riempirla di ghiaccio per raffreddarla. In uno shaker riempito di ghiaccio versare gli ingredienti. Agitare bene e poi filtrare nella coppetta da cocktail svuotata del ghiaccio. E' possibile guarnire con fetta di limone o zesta.



Questa ricetta è per la raccolta ABC "Un mondo d'ingredienti"

La nostra raccolta la trovate su IG qui: #abcincucina #unmondodingredienti

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lunedì 13 marzo 2023

C come Cocco: Bizcochuelo de Coco - Montevideo - Uruguay


Bizcochuelo de Coco

Questa volta vi faccio viaggiare nell'altro emisfero e vi porto in Uruguay, un po' la mia seconda patria visto che è la terra natia di mio marito. Paese piccolo e molto accogliente, che vale la pena di visitare. La cucina uruguayana, come quasi tutta la cucina sudamericana risente moltissimo delle influenze europee, in primis quella Spagnola influenze che si sono mescolate con le tradizioni culinarie indigene,  dando così vita a una cucina varia, particolare e anche molto gustosa. In Uruguay, ma in genere in tutto il sud america, il bizcocho, o bizcochuelo, è l'equivalente del nostro pan di spagna, che viene utilizzato in svariati modi e che spesso è la base di partenza di molti dolci, quasi un passepartout della pasticceria rioplatense. Il dolce che presento per la nostra raccolta è una ricetta di mia suocera, Mecha, grande cuoca e amante della buona cucina. 

Bizcochuelo de Coco

Bizcochuelo de Coco

Ingredienti
1 uovo grande
1 bicchiere di latte
1 bicchiere di olio di girasole
1 bicchiere di zucchero
1 bicchiere di farina
1 bicchiere di semolino
1 cicchiere e 1/2 di cocco grattugiato
1 pugno generos di uva passa
1 bustina di lievito vanigliato
2 cucchiai di rum
un cucchiaino di vaniglia
cocco grattugiato per spolverare la superficie del dolce

Per la bagna:
1 bicchiere d'acqua, 1 bicchiere di zucchero, 3 cucchiai di rum.

Bizcochuelo de Coco

Preparazione
Accendiamo il forno a 180° modalità ventilata.  Montiamo l’uovo intero finché non comincia a diventare spumoso, quindi aggiungiamo lo zucchero e continuiamo montando finché non ha un colore giallo pallido e di presenta ben montato e spesso; aggiungiamo l’olio di semi, sempre continuando a montare l’impasto e poi il latte. Seguitiamo a montare il composto. Aggiungiamo di seguito prima il semolino, sempre continuando a mescolare l’impasto, poi la farina dove avremo aggiunto la bustina di lievito, e infine il cocco grattugiato. Mescoliamo bene il composto e aggiungiamo gli aromi (vaniglia e rum) e l’uva passa.
Foderiamo uno stampo quadrato (o tondo) di 24 cm con un foglio di carta forno bagnato e ben strizzato; versiamo il composto e livelliamolo bene,  dando dei piccoli colpi con lo stampo sul piano di lavoro e inforniamo per circa 30/40 minuti o finché la superficie non sia ben dorata e soda al tatto.
A  questo punto tiriamo lo stampo fuori dal forno e lasciamo raffreddare il dolce senza tirarlo fuori. Nel frattempo, mentre il dolce raffredda prepariamo lo sciroppo versando l’acqua e lo zucchero in un pentolino e portandolo a ebollizione. Lo facciamo  sobbollire per circa 5 minuti, aggiungiamo il rum e continuiamo  a farlo sobbollire per altri 5 minuti ancora. Spegniamo e facciamolo raffreddare completamente. Una volta che il dolce è ben freddo lo tagliamo a quadrati (sempre lasciandolo nello stampo) pungiamo per bene tutta la superficie con uno stuzzicadenti e bagniamo il dolce con la bagna preparata utilizzando un cucchiaio. Spolverizziamo con il cocco grattugiato e lo lasciamo riposare prima di estrarlo dallo stampo. 
Avrete una serie di quadrotti monoporzione che si lasceranno mangiare come le ciliegie! 

Bizcochuelo de Coco


Questa ricetta è per la raccolta ABC "Un mondo d'ingredienti"

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lunedì 6 marzo 2023

C come Cavolfiore: Kounoupidi Kapamas - Cavolfiore alla greca - Grecia

Cavolfiore alla greca - Kounoupidi Kapamas

Quando si dice le coincidenze fortunate! Avevo un bel cavolfiore in frigorifero e mi sono resa conto che potevo utilizzarlo per la seconda ricetta della nostra raccolta! Mi sono messa alla ricerca di qualche idea è mi sono imbattuta in questa preparazione molto semplice ma per me nuova! Infatti non mi era mai capitato di friggere il cavolfiore a crudo, ma devo dire che ha un suo perché! Questo modo di preparare il cavolfiore mi ha incuriosita e mi sono decisa a provare il Kounoupidi Kapamas. Il kapamas è un metodo di cottura che prevede prima la frittura e poi la cottura in umido con l'aggiunta di qualche liquido e non necessariamente pomodoro, come per la ricetta che presento. Il nome deriva dal turco e significa "coperto" ossia che si cuoce chiuso con coperchio.
E' una ricetta della cucina greca di cui si trovano diverse varianti, alcune con aglio, cipolla, cannella, o altre più semplici come quella che ho scelto. Spesso questo piatto viene servito insieme alla feta e alle olive nere che lo rendono così un piatto completo.


Cavolfiore alla Greca
Kounoupidi Kapamas
 
Cavolfiore alla greca - Kounoupidi Kapamas

Ingredienti

1 bel cavolfiore
1 tazzina da caffè di passata di pomodoro diluita in una tazza da the di acqua
2 grani di pimento pestati nel mortaio
sale
pepe
olio extravergine di oliva (l'ho usato per friggere)

Preparazione
Lavare il cavolfiore. Separare le cime e metterle in acqua fredda con un cucchiaio di aceto per almeno mezz'ora.
Sciacquare e asciugare molto bene. In una padella mettere l'olio a scaldare e quando sarà a temperatura friggere poco alla volta le cime di cavolfiore finché non prendono un bel colore biondo. Toglierle dalla padella e trasferirle in una casseruola. Nella padella utilizzata per friggere le cime di cavolfiore, versate il pomodoro, il sale, il pepe macinato fresco e il pimento dopo aver eliminato una parte dell'olio di frittura. Cuocere a fuoco basso per una decina di minuti. Versare quindi questa salsa sul cavolfiore, coprire e cuocere per una ventina di minuti finché il cavolfiore non diventa tenero ma non al punto di disfarsi. Servitelo assoluto come contorno o come pietanza aggiungendo feta e olive nere.


Cavolfiore alla greca - Kounoupidi Kapamas






Questa ricetta è per la raccolta ABC "Un mondo d'ingredienti"

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