Eccomi di nuovo a parlare di lui, Gennaro, mio padre....ogni tanto ritornano forti i ricordi proprio attraverso il cibo. A volte penso che la mia curiosità, quando si parla di cucina, sia in parte merito suo. In qualche modo mi ha trasferito la voglia di provare, di sperimentare così come amava fare lui quando si dedicava ai fornelli, con la stessa meticolosità e cura che metteva nel suo lavoro di medico. E' una bellissima eredità che mi ha lasciata, perché mi ha dato la possibilità di aprirmi a esperienze sensoriali sempre diverse e che in qualche modo affinano la mia sensibilità. E' così che ho imparato ad apprezzare "le frattaglie", tutte....dal fegato al rognone, dalla milza alle animelle, per arrivare al cuore. Mi manca ancora la lingua però, ma prima o poi rimedio!! Un altro "scarto" che Gennaro amava molto era la trippa, specialmente lessa e condita, ancora calda, semplicemente con sale e pepe, ma la preparava molto spesso anche in questo modo, alla parmigiana, piatto semplice ma molto gustoso (ovviamente per gli estimatori). Qualche volta ricordo che la puliva lui, ed era un lavoraccio.....adesso mi ritengo molto fortunata a trovarla già "bella e che pulita", pronta per la cottura, dato che mi trovo a cucinarla con una certa frequenza per accontentare i miei :)
Trippa alla parmigiana
(come la faceva papà)
Ingredienti
1,5 kg di trippa pre-cotta
1 bottiglia di passata di pomodoro da 700 gr + 1 latta di pelati
2 cucchiai olio evo
1 noce di burro
sale e pepe
grana padano
Preparazione
Lavate molto bene la trippa (io lo faccio sempre e comunque) sotto acqua corrente, mettetela a scolare e se i pezzi sono troppo grandi riduceteli tutti a strisce di circa 5-6 cm di lunghezza e 2 di larghezza (oppure fate a occhio come me). In una capace casseruola, meglio se di terracotta, mettete l'olio e una noce di burro, fate sciogliere lentamente il burro e riscaldare l'olio, quindi versate dentro la passata di pomodoro e i pelati, precedentemente schiacciati con una forchetta. Coprite e portate a bollore. Dopo circa 15 minuti di bollitura gentile, aggiungete la trippa, salate, e riportate a bollore. Fate cuocere lentamente per circa 1, 5 ore o finché la trippa non è tenera. Se necessario aggiungete dell'acqua durante la cottura, per evitare che la trippa si attacchi al fondo della casseruola. Aggiustate di sale, pepate a gusto e servite in terrine individuali con abbondante grana padano grattugiato.
Genealogia di una cuoca |
Trippa alla parmigiana col grana padano???? Direi piuttosto col parmigiano. Poi mancano tutte le verdure del soffritto carota sedano e cipolla.
RispondiEliminaIntanto benvenuto :) e grazie comunque del tuo parere. Specifico però che questa è la ricetta che faceva mio padre, non ho mica detto che è quella giusta.....non pretendo assolutamente di detenere il verbo divino della cucina, mi limito solo a condividere le mie personalissime esperienze nel campo! detto questo, provala e dimmi com'è...ah, dimenticavo parmigiana da Parma che è la culla non solo del Parmigiano ma anche del Grana Padano....o sbaglio anche adesso???? spero di rivederti anche con qualche altro commento
RispondiEliminaRosa