Sarà per le comuni radici storiche o perché ho sposato un latino-americano ma la Spagna è un altro di quei dintorni che mi piace esplorare...e visto che non ci sono ancora potuta andare mi accontento per ora di viaggiare in quel paese con la letteratura, la musica, il cinema ma anche sperimentandone la cucina. Ho sempre pensato che la gastronomia di un popolo sia l'espressione concentrata della storia, dell'arte, degli usi di quel popolo e quindi sperimentare la cucina straniera è un po' come viaggiare in quel posto, calarmici dentro, lasciarmi inondare dai profumi e gli aromi che stimolano non solo le mie papille gustative, ma anche gli altri sensi rendono reale un viaggio che non ho ancora fatto e familiare un paese che non ho ancora conosciuto :)
Diciassette amici a pranzo ben valgono una magnifica paella valenciana, piatto notoriamente conviviale!!! E domenica, magnifica giornata d'autunno, fresca fresca, ho preparato la brace nel "medio tanque"* cucinandola lentamente, per permettere a tutti i sapori di amalgamarsi ben benino:)
E mentre aspettavamo la cottura, le tapas di datteri e formaggio (una vera chicca) ci hanno piacevolmente fatto compagnia insieme a un buon bicchiere di Falanghina dei Campi Flegrei........come dire: condividere con gli amici queste giornate non ha prezzo, e voglio condividere con voi il "deus ex machina" che ne ha favorito la buona riuscita!!!!!
Paella Valenciana
Ingredienti per 8 persone:
1 kg di pollo a pezzetti
olio evo, una cipolla, uno spicchio d'aglio
un ciuffetto di prezzemolo
500gr di pelati
200 gr prosciutto cotto tagliato in una sola fetta e ridotto a dadini
200 gr salsiccia secca piccante tagliata a dadini
250 gr piselli
750 gr di cozze
un calamaro grande
16 gamberoni o 24 gamberi
1 peperone rosso grande
vino bianco
succo di 1 limone
1 bustina zafferano
1 lt. brodo (vegetale, in mancanza potete usare dadi vegetali)
300 gr riso carnaroli
Procedimento
Pulire il pollo, fiammeggiarlo e tagliarlo a pezzettini. Mettere nella paella, che servirà a raccogliere tutti gli altri ingredienti (l'originale dovrebbe essere una grande padella di ferro, in mancanza potete utilizzare una recipiente grande di terracotta o di smalto porcellanato), tre cucchiai di olio far riscaldare e adagiarvi i pezzi di pollo, lasciandoli rosolare per bene e dolcemente fino a che saranno dorati da tutti i lati. Mentre il pollo cuoce, tritare finemente aglio, cipolla e prezzemolo e in una casseruola fate soffriggere il trito con altri 2-3 cucchiai di olio evo; unire quindi i pelati e spappolarli, lasciando asciugare il sugo per una decina di minuti. Aggiungere quindi il prosciutto, la salsiccia, i piselli, i gamberoni (o i gamberi) che avrete sgusciato lasciando solo l'estremità della coda, il calamaro pulito e tagliato ad anelli; salate, mescolate e lasciare cuocere per altri 10 minuti. A questo punto rovesciate tutti questi ingredienti con il loro sugo nel padellone con il pollo e riprendere la cottura per circa 10-15 minuti, il tempo necessario ad aprire sul fuoco vivo le vongole e le cozze (con il vino). Distribuire i frutti di mare sugli altri ingredienti. Aggiungere il peperone precedentemente tagliato a piccole strisce, mescolare e dopo qualche minuto distribuire il riso su tutto l'insieme. Bagnare con un mestolo di brodo dove avrete sciolto lo zafferano, il succo di limone e sale, se serve, aggiungendo di volta in volta il brodo necessario a terminare la cottura del riso. Tenete presente che la paella non dovrebbe essere mai girata, ma gli ingredienti solo smossi per evitare che si attacchino al fondo. Bisogna essere pazienti :) e aspettare che tutti gli ingredienti arrivino alla giusta cottura......a me è servita 1ora e mezza di cottura sul fuoco a legna.....sul fornello meno :) potete passare la paella per qualche minuto sotto il grill, giusto il tempo di gratinare appena la superficie.....
questa è la mia mentre cuoceva sulla brace
e questo è il prodotto finale :)
chissà se riuscite a sentirne l'odore!!!!!!!!!!!
* last but no least...ecco la spiegazione del "medio tanque": il "medio tanque" è un barbeque casereccio, molto usato in Uruguay e nel latino-America, in sostituzione del "parrillero" che è un vero e proprio barbeque, realizzato in muratura. Il medio tanque è fatto dividendo a metà (medio) un bidone da benzina di 200 lt. (tanque) al quale vengono applicate delle griglie di ferro dove arrostire la carne, e delle gambe per mantenerlo in piedi. In Uruguay è molto frequente, se non quasi giornaliero, l'uso di "asar" di arrostire principalmente la carne, (di cui l'Uruguay è eccellente produttore). Abitualmente il medio tanque viene utilizzato dai venditori ambulanti che all'entrata degli stadi, o per strada arrostiscono salsicce o carne per venderla. Questo "barbeque" è un po' rozzo se volete, ma molto molto efficiente. La pancia del tanque, infatti, che raccoglie la brace che cade dai pezzi di legna bruciata, mantiene e amplifica il calore, distribuendolo uniformemente e contribuendo a cuocere benissimo tutto quello che viene posizionato sulla griglia.....se volete avere una idea cliccate qui
io c'ero! ottima la paella, calorosa la compagnia e accoglienti come sempre i padroni di casa... una perfetta giornata di inizio autunno: frizzantina fuori e calda nel cuore!
RispondiElimina<3
ma sono le persone come te che scaldano il cuore :)e rendono speciali anche le giornate più semplici :) felice come sempre che ti sia piaciuta anche questa mia ricettina!!!
RispondiEliminanon vedo l'ora di poterla mangiare anch'io
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