Seconda ricetta per Simona, prima di salutarla e ringraziarla per avermi dato la possibilità di preparare due ricette che desideravo fare da tempo. E' proprio vero, questo viaggio, iniziato per me qualche anno fa al seguito della carovana dell' Abbecedario Culinario, continua a regalarmi tante emozioni e la possibilità di avventurarmi nei territori sconosciuti del mondo culinario....e devo essere onesta: anche se in questo momento mi costa fatica fare i bagagli e spostarmi da un continente all'altro, vorrei però che questo viaggio non finisse mai!!! La ricetta che ho preparato per Simona è un piatto tipico della Lousiana, il Jambalaya, piatto creolo, nato dalla contaminazione tra cucina spagnola, francese e africana e, si sa, le contaminazioni sono una vera "manna dal cielo"!!! Il nome Jambalya sembra derivi dalla parola francese "jambon" (prosciutto) e alla parola africana "aya" (riso). Ma l'origine di questo piatto pare piuttosto di origine spagnola che francese. Sembra infatti che durante la dominazione spagnola della Lousiana, gli spagnoli abbiano introdotto nella cucina locale la loro "paella" adattandola agli ingredienti locali e utilizzando il pomodoro al posto dello zafferano. Con il passare del tempo poi lo stesso piatto ha subito le influenze della cucina francese e afro-caraibica, fino a diventare il piatto che noi conosciamo. Gli ingredienti, come in tutte le ricette legate alla tradizione di un posto, possono variare a seconda delle abitudini familiari e nello specifico può essere preparato con carne di manzo, maiale, pollo, anatra, gamberi, ostriche, prosciutto, pesce. dando vita ad una infinità di combinazioni. Gli ingredienti che però non vengono mai cambiati sono il peperone, il sedano, le cipolle, il pepe di cayenna ed il riso. Nella versione senza pomodoro viene chiamato Jambalaya Cajun. La ricetta che ho realizzato proviene da qui ed è veramente buona.
Jambalaya
Ingredienti
12 gamberoni, sgusciati e puliti
250 gr di pollo, a pezzetti
1 cucchiaio di misto di spezie creolo-cajun
2 cucchiai di olio di oliva extra vergine
1 cipolla tritata
1 peperone verde tritato finemente
1 costa di sedano, tritata finemente
3 spicchi d'aglio tritati
1 pomodoro, sbucciato, privato dei semi e triturato
3 foglie di alloro
250 gr di riso grano lungo
750 ml di brodo di pollo
150 gr di salsiccia affumicata (io salsiccia secca piccante)
sale e pepe
Per il misto di spezie creolo-cajun
2 cucchiai e mezzo di paprika
2 cucchiai di sale
2 cucchiai di aglio in polvere
1 cucchiaio di pepe nero macinato
1 cucchiaio di cipolla in polvere
1 cucchiaio di pepe di cayenna
1 cucchiaio di origano secco
1 cucchiaio di timo secco
(passare il tutto nel mixer)
Preparazione
Il giorno prima preparate un brodo di pollo utilizzando preferibilmente le ali ed eliminando la pelle che le ricopre (avrete un brodo meno grasso). Iniziate, quindi, preparando il misto di spezie creolo-cajun passando tutti gli ingredienti in un mixer. Quello che rimane dopo la preparazione lo potete conservare in un barattolo di vetro e utilizzarlo per altre preparazioni. Mescolare in una ciotola capiente il pollo, i gamberoni ed una bella cucchiaiata di misto di spezie. Coprire e lasciar insaporire per una buona mezz'ora. In una pentola scaldare l'olio e far soffriggere la cipolla il peperone e il sedano per circa tre minuti. Aggiungere l'aglio, il pomodoro e le foglie di alloro, mescolando tutto, e di seguito il riso, facendolo insaporire nel soffritto di verdure. Bagnare con il brodo preparato, abbassare il fuoco e cuocere coperto finché il riso non avrà assorbito i liquidi e sarà diventato tenero, muovendolo occasionalmente. Quando il riso sarà tenero aggiungere i gamberi il pollo e la salsiccia. Coprire e cuocere fino a che le carni siano cotte. Saranno necessari circa 15 minuti, o poco più. Aggiustare con sale e spezie, a gusto e servire il Jambalaya con il sottofondo musicale di "Wolverine Blues" suonata da Jelly Roll Morton. Enjoy!!
Splendido piatto! Conosco un po' la cucina cajun e mi affascina molto proprio per le sue contaminazioni. E mi affascina anche la Lousiana, per la cultura multi etnica, per i paesaggi e per le molteplici suggestioni. Ci andrei volentieri!
RispondiEliminaA chi lo dici Ornella!!!! La cosa bella di questo progetto è che, anche se solo per un attimo, sembra proprio di assaporare l'aria di posti lontani....Grazie sempre per essere passata.
RispondiEliminaWow, che bella che ti e' venuta. Quei gamebroni sono splendidi. Grazie per il contributo alla tappa USA dell'Abbecedario.
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