Seconda ricetta per Cristina e per il giro del nostro Abbecedario in Umbria. Come è mio solito, mi sono applicata allo studio dei dolci.....anche se, nonostante una ricerca approfondita, non ho trovato notizie sulla storia di questa torta! E' una ricetta che ho recuperato sul mio solito libro* che continua a riservarmi sorprese assai gradite!! e che è un aiuto prezioso per i miei compitini. Tuttavia.....udite udite....non ho trovato nessun riferimento sul web o chedirsivoglia notizia su questo dolce!!!!! Abitualmente, quando replico una ricetta tratta da qualche volume di cucina, faccio sempre una capatina sul web per vedere di recuperare ulteriori informazioni ma stavolta niente!!! O è in errore il mio libro oppure (???) è una ricetta decisamente sconosciuta :)) che vi devo dì: mi sento un po' Colombo quando scoprì l'America!
Ma siccome mi piace avere i piedi per terra e non lasciarmi andare a entusiasmi precoci, lancio un "mayday-mayday" a tutti gli umbri che passeranno di qui: mi aiutate a saperne di più su questa torta dal nome suadente??
Torta "Dea"
Ingredienti
200 gr di mandorle tritate o pestate nel mortaio
150 gr di zucchero
200 gr di zucchero a velo
100 gr di burro morbido
150 gr di farina
buccia di limone grattugiata
6 albumi
1 bustina di lievito per dolci
Preparazione
Lavorare il burro ammorbidito con zucchero e buccia di limone grattugiata; unire quindi delicatamente il trito di mandorle e la farina setacciata. Montare a neve fermissima gli albumi e incorporarli al composto, aggiungere per ultimo il lievito. Rivestire uno stampo per torte di 24 cm con foglio di alluminio, versare il composto livellandolo e cuocere il dolce in forno già caldo a 180° per 40 min. (nel mio forno ci sono voluti circa 55 min, quindi fare la prova stecchino). Sfornare il dolce quando sia leggermente dorato e sodo al tatto e lasciare raffreddare. Preparare la glassa diluendo lo zucchero al velo con il succo del limone di cui avete utilizzato la buccia.. La ricetta originale indica di diluire lo zucchero a velo
con circa 1/4 di lt. di acqua, aggiungendo solo dopo il succo di limone.
Io ho preferito utilizzare solo il succo di limone perchè amo
particolarmente il gusto intenso di questo agrume. Ottenuta una glassa densa, ricoprire il dolce completamente. Piccolo vezzo per questa torta dal nome speciale è stato decorarla con fiori di glicine brinati, colti dal glicine del mio giardino....vezzo azzeccato per gli occhi e per il palato.
Abbecedario culinario d'Italia |
*Ricetta tratta dal volume:
Sana Alimentazione-Dizionario moderno di Gastronomia
a cura di Borra-Lucchesi-Fornasari Ed. Paoline 1976
mi piace e la proverò
RispondiElimina:)
:)))
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